I soci di Acque Veronesi hanno approvato – per consultazione scritta causa emergenza sanitaria – il bilancio 2019. È un anno dei record quello concluso, sia in termini di risultato netto, che è pari a 2,4 milioni contro il milione dell’anno precedente, sia per la mole di investimenti realizzati: 43 milioni di euro di opere nel territorio dei 77 comuni nei quali l’azienda distribuisce “l’oro blu”. Il dato degli investimenti è più che triplicato negli ultimi tre anni.
L’utile di esercizio servirà a finanziare nuovi investimenti nell’esercizio successivo: l’azienda infatti non distribuisce utili ai soci, come prevede lo statuto.
«A nome dell’intero consiglio di amministrazione ringrazio tutto il personale dell’azienda per l’impegno, anche a fronte delle modifiche organizzative introdotte, ed esprimo grande soddisfazione per i risultati raggiunti» – ha spiegato il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli -. «Risultati che non si misurano solo in numeri, ma anche e soprattutto in disponibilità e attenzione verso il territorio e verso gli utenti» spiega Mantovanelli, specificando che gli investimenti complessivi previsti nel piano quadriennale 20/23 ammontano a oltre 180 milioni di euro con un dato pro-capite annuo per abitante residente pari a 56,5 euro; un risultato mai raggiunto prima.
«La nostra attenzione rimane focalizzata sul continuo miglioramento della qualità dell’acqua: sia controllando sempre più quella che esce dai rubinetti delle famiglie veronesi, sia proseguendo lo sviluppo dei processi di depurazione, fondamentali per la tutela dell’ambiente» conclude Mantovanelli, al secondo bilancio da presidente di Acque Veronesi.
«Tra i cantieri più significativi del 2019 ci sono la dorsale Belfiore-Lonigo per l’impatto sociale dell’opera che porterà acqua pulita nella zona rossa, cantiere che è tuttora in corso e gestito dal commissario Nicola Dell’Acqua, e al nuovo depuratore di Isola della Scala, prossimo all’inaugurazione, per le innovazioni tecnologiche introdotte».
«Un risultato che è frutto della forte sinergia con i comuni» aggiunge il consigliere d’amministrazione Mirko Corrà. «Presentiamo numeri importanti e un trend in crescita a vantaggio del territorio anche grazie al lavoro fatto con i sindaci».
L’altra componente del CdA, l’avvocato Paola Briani sottolinea l’importanza dell’attuazione anche a Verona del piano di sicurezza dell’acqua: «Un piano applicato recependo le direttive europee – spiega – per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano con particolare riferimento agli inquinanti emergenti».
[In collaborazione con Daily Verona Network]
Foto : a sinistra, i lavori Belfiore-Lonigo del nuovo acquedotto che porterà acqua pulita nella zona rossa Pfass; a destra dall’alto, il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli; il consigliere d’amministrazione Mirko Corrà; l’altra componente del CdA, l’avvocato Paola Briani.