L’Aim di Vicenza vuole comprarsi la Legnago Servizi (Lese). E tramite questa mettere le mani sul controllo della discarica di Torretta, l’unica oggi attiva in Veneto (dopo quella “tattica” di Sant’Urbano a Padova) per lo smaltimento di rifiuti solidi urbani.
È questa la vera partita in corso sulla Lese che Primo Giornale è in grado di svelare essendo riuscito a mettere le mani su un documento che farà discutere la politica legnaghese nelle prossime ore: è la lettera ufficiale, protocollata in Comune a Legnago, con cui ancora il 28 gennaio il gruppo Aim manifesta al sindaco Graziano Lorenzetti il suo interesse all’«eventuale acquisto dell’intera partecipazione nella società Lese Spa, di cui detiene, tramite la sua società controllata, il 49% del capitale sociale».
Ecco il testo del documento, inviato a mezzo Pec in Comune all’attenzione del sindaco, con cui, il 28 gennaio, la municipalizzata manifesta al sindaco il suo interesse all’acquisto.
“Spettabile Comune di Legnago, si informa che il Gruppo Aim intende ridefinire la propria operatività nel settore dell’igiene ambientale, attraverso una rimodulazione e ridefinizione degli obiettivi degli sue società controllate, attive nel ramo rifiuti.
In quest’ottica Aim Vicenza S.p.A. sta valutando l’opportunità di acquisire ulteriori partecipazioni in società strategiche per il raggiungimento dei risultati prefissati.
In particolare ritiene potrebbe essere a tal fine di interesse l’eventuale acquisto dell’intera partecipazione nella società Lese S.p.A. di cui già detiene, tramite sua società controllata, il 49% del capitale sociale.
Siamo pertanto, con la presente, a richiedere, si vi sia o possa esserci per codesta spettabile Amministrazione l’interesse a valutare una eventuale cessione delle proprie azioni pari al 51% del capitale sociale di Lese S.p.A., ancorché nelle forme e modi di procedura previsti per legge.
In attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti. L’Amministratore Unico dottor Gianfranco Vivian”.
Ecco, quindi, il vero motivo che ha portato, nelle scorse settimane in tutta fretta, il Comune di Legnago a chiedere, proprio assieme all’altro socio della Lese, la Sit di Brendola controllata al 100% dalla stessa Aim, una valutazione della società che ha in gestione per 25 anni la discarica di Torretta.
Un documento che il primo cittadino si è ben guardato dal mostrare o solo citare nel consiglio comunale che, giovedì 21 maggio, grazie a due interpellanze dell’opposizione ed in particolare di Legnago Futura con primo firmatario il consigliere comunale Diego Porfido, ha svelato l’esistenza di un incarico (importo 38.500 euro) ad un professionista (la scelta è caduta su Massimo Venturato) per stilare una valutazione della società. Parcella che pagherà Lese.
Non solo, a firmare la richiesta di Aim è l’amministratore unico della società, Gianfranco Vivian, commercialista in quota Lega, che è anche vicepresidente della sezione Veneto dell’Ancrel, l’Associazione nazionale certificatori e revisori enti locali, della quale è presidente proprio Massimo Venturato.
Una vicenda che si intreccia con la mega operazione delle multiutility del Nord: il piano di fusione tra Agsm Verona, Aim Vicenza e A2A Milano. Un progetto nato ancora con sindaco Flavio Tosi e fatto proprio dall’attuale primo Cittadino Di Verona, FederiCo Sboarina, che però in questi mesi ha visto sollevarsi non solo l’opposizione di centro sinistra che sull’argomento chiede da sempre un bando di gara, e non un accordo industriale tra municipalizzate, ma anche la stessa Lega che sostiene l’Amministrazione comunale veronese, con il commissario cittadino e assessore alle attività economiche Nicolò Zavarise che il 2 giugno ha espresso chiaramente il “no” al piano: «Agsm é un’azienda fondamentale per la città, e deve rimanere in mano pubblica e dei veronesi».
A Legnago, però, pare succedere l’esatto contrario. Quello che più interessa alla città del Salieri ed a tutto il Basso Veronese, infatti, è il futuro della discarica di Torretta, non solo dal punto di vista del controllo e della tutela ambientale del sito, ma anche dal punto di vista economico (l’utile 2018 è stato di 1,28 milioni).
Un controllo che oggi, con il 51% è saldamente in mano al Comune che, infatti, si prepara a sostituire i vertici della Legnago Servizi nell’assemblea dei soci convocata per il 29 giugno: al posto dell’attuale presidente Piero Zanetti, nominato dall’allora sindaco di centrosinistra Clara Scapin nel 2014 e riconfermato nel 2016, in pole position per la poltrona per il prossimo triennio c’è l’ex sindaco Roberto Rettondini (Lega).
[da Primo Giornale]
Foto: a sinistra, la lettera protocollata
in municipio e nel riquadro L’Amministratore Unico di Aim Vicenza dottor Gianfranco Vivian; a destra, il sindaco di Legnago Graziano Lorenzetti.