La direzione della Fondazione Fioroni con il presidente Luigi Tin e il direttore Federico Melotto si rimbocca le maniche e mette in moto la ripartenza dopo aver dovuto fermare le proprie attività e cancellare gli eventi già programmati, comprese le celebrazioni del 50esimo anniversario della scomparsa della sua fondatrice, Maria Fioroni.
«Visto quello che è accaduto – spiega il presidente della fondazione, Luigi Tin – non avevamo tempo e risorse per fare qualcosa sulla scia del 2019. E allora abbiamo deciso di “giocare in casa” e rilanciare le energie culturali, teatrali e musicali del nostro territorio che non sono poche».
L’idea è quella di realizzare nel giardino del Fioroni, degli eventi che coinvolgano personaggi quali attori teatrali, scrittori, musicisti per una decina di eventi con una cadenza settimanale».
Sono previste anche delle mostre con le foto storiche del gruppo Facebook “Legnago e Porto de ‘na olta”, – afferma il direttore Melotto – e si proverà a riproporre il cinema all’aperto, in collaborazione con il Salus. Sono previste anche almeno due serate con gli Astrofili del planetario di Legnago per scrutare le stelle, serate di musica con Leonardo Frattini, serate bambini con Orizzonti Teatrali e altri eventi che stiamo definendo come la presentazione del libro di Federico Carbonini la Treviso-Ostiglia e due serate il 17-19 agosto sui 500 anni dalla morte di Raffaello a cura dell’Utlep. Poi festeggeremo anche l’anniversario della fondatrice Maria Fioroni».
Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito.
«Per quanto riguarda il grest negli spazi del Centro ambientale archeologico – continua Tin – partiremo il 29 di giugno fino al 7 agosto: sei settimane, e ognuna avrà un tema diverso, dal Diluvio universale, i Sumeri, l’Odissea e l’Arte contemporanea, le Stelle i Pianeti e la stessa Maria Fioroni. Per mettere in piedi il grest di questi tempi il direttore Melotto si è prodigato non poco, con tutte le normative con cui confrontarsi, non è facile – ha riconosciuto Tin -. Vorremmo mantenere la retta dello scorso anno, anche se la fondazione andrà in perdita, – spiega il presidente – ma d’accordo con l’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Donà e con l’Amministrazione comunale che si è dimostrata sensibile dovremmo avere un contributo per cui riusciremo a realizzare il programma».
Foto: a sinistra, il giardino del Fioroni; a destra dall’alto, il presidente della Fondazione Fioroni Luigi Tin e il direttore Federico Melotto.