«Tutto è iniziato il 9 marzo quando abbiamo avuto a Legnago il primo ragazzo positivo al tampone per Covid 19 ed il nuovo Dpcm poneva le misure di contenimento del coronavirus permettendo di uscire solo per stati di necessità» – inizia così il lungo racconto di nomi, date e numeri che l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Donà elenca uno dietro l’altro come un bollettino di guerra, perché di emergenza Covid stiamo parlando-.
«Il 13 marzo ho fatto pubblicare sul sito del Comune che Caritas è a disposizione per portare a domicilio la spesa e i farmaci per quelle persone che sono anziane o a rischio.
Il 16 marzo ho pubblicato il numero telefonico di Médicis du Monde per chi si ritrovava ad essere senza medico di base e le misure del decreto Cura Italia a favore delle persone disabili.
È stata pubblicata anche la bellissima iniziativa dell’associazione Lacasavolante per il sostegno delle famiglie con persone disabili.
Nel frattempo mi sono raccordata con le associazioni di volontariato di Legnago per chiedere loro la disponibilità a seguire, a portare la spesa e i farmaci a domicilio delle persone più fragili, più in difficoltà che lo avessero richiesto.
Il 19 marzo abbiamo pubblicato sul sito del Comune, sulla pagina Facebook e con articolo di giornale che Caritas si rendeva disponibile non solo come centro di ascolto telefonico a Porto, Legnago e Casette ma anche come mensa con pasti da asporto in via Frattini tutti i giorni dalle 11 alle 12, escluso il sabato. Emporio della solidarietà il martedì e il giovedì distribuiva i pacchi viveri standard per gli utenti registrati e portava farmaci e spesa a domicilio; Auser si poneva al servizio sia come centro di ascolto sia con la spesa a domicilio. Per i pasti e i pacchi viveri ho devoluto ad Emporio e Caritas un sostegno economico con il Fondo di Solidarietà alimentare.
Oltre a queste associazioni di volontariato si è aggiunta l’associazione Pro Loco che ha deciso di mettersi a disposizione per portare agli over 75 e ai portatori di handicap dei pacchi confezionati di beni di prima necessità raccordandosi con l’assessore alle attività economiche. Anche alla Pro Loco è stato erogato una parte del Fondo di solidarietà alimentare come sostegno economico per l’acquisto dei pacchi di beni di prima necessità.
Sono arrivate molte donazioni di alimenti che abbiamo distribuito alle associazioni che fanno accoglienza di persone, come il Centro San Martino, la Piccola Fraternità, Case-famiglie, e chi elargisce aiuti alle famiglie come il Centro aiuto vita, Emporio, Caritas.
Nel frattempo ho consigliato l’iscrizione alla protezione civile per tutti i volontari che portavano a domicilio farmaci e spesa oppure viveri e con l’apporto di Maurizio Mazzocco degli Alpini ho formato il gruppo anche WhatsApp di 56 volontari della Protezione Civile per la distribuzione anche delle mascherine della Regione.
Ho contattato la Croce Verde che è stata la prima a cominciare il confezionamento e la distribuzione delle mascherine alle famiglie legnaghesi a partire dalle frazioni di Torretta e Vangadizza.
Il 24 marzo abbiamo pubblicato le indicazioni di legge che concedevano il permesso di uscire alle persone che accompagnavano le persone disabili.
Il 25 marzo ho consegnato le mascherine ai volontari di Caritas ed Emporio della solidarietà ho pubblicato sul sito del comune la possibilità di un centro di ascolto psicologico promosso dall’ordine degli psicologi del Veneto con numero telefonico.
Il 26 marzo ho inviato un comunicato stampa per mettere a conoscenza la cittadinanza del rapporto dell’assessorato con queste encomiabili Associazioni del comune di Legnago.
Il 30 marzo insieme al sindaco Lorenzetti, agli assessori Scapini e Falamischia e al consigliere Mattia Lorenzetti, assieme alle Forze dell’Ordine abbiamo espresso la solidarietà agli operatori sanitari che sono in prima linea nella casa di riposo di Legnago assieme alle forze dell’ordine.
Il 31 marzo è stato pubblicato l’elenco aggiornato dei numeri utili: delle assistenti sociali con l’orario mattutino, il centro di ascolto dell’Ulss, il centro di ascolto degli psicologi on-line con il link di tutti i negozi che effettuavano la consegna a domicilio, e infine tutti i riferimenti alle associazioni di volontariato già menzionate.
Il 3 aprile abbiamo pubblicato l’avviso pubblico per l’adozione di misure di solidarietà alimentare per l’erogazione dei buoni spesa a cui sono seguite 640 domande che ho monitorato continuamente. Sono stati elargiti buoni alimentari a 232 nuclei familiari.
Ho monitorato pure la richiesta di pasti e assistenza domiciliare.
Mi sono sempre messa in ascolto dei medici che mi interpellavano e riferivo agli amministratori anche se per l’ospedale è sempre intervenuto il sindaco perché era ritenuta una questione delicata.
Il 6 aprile ho fatto aprire due conti correnti per le donazioni, uno a favore dell’ospedale di Legnago e uno come Fondo di Solidarietà alimentare.
L’8 aprile ho preparato e fatto consegnare con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile, coordinati da Maurizio Mazzocco, da Stefano De Stefani e Nicola Freddo, 1538 fogli con le informazioni utili più importanti da consegnare a domicilio alle persone dai 70 anni in su che abitano da sole.
Ho partecipato come promotrice a questa distribuzione, assieme ai volontari impegnati, per portare una parola ed un sostegno a queste persone più fragili.
In data 21 maggio ho ricevuto i responsabili della Caritas di Legnago Casette e Porto, Maurizio Mazzocco degli Alpini e protezione civile, Paolo Marampon dell’ Emporio della solidarietà, Maria Teresa Santi per la mensa Caritas di via Frattini, Gianmaria Giusti per la Caritas di Porto, Lucio Piccoli per l’Auser, Adriana in Tagliaferro per la Caritas di Casette.
Ho ringraziato i volontari delle Associazioni per quanto hanno operato e li ho invitati a fare il resoconto e fare il punto della situazione sui bisogni che intravedono per i prossimi mesi. Ho ribadito che per il principio della sussidiarietà cerco di collaborare e di sostenere le realtà del territorio che operano capillarmente. Caritas di Porto ha fatto 95 interventi a favore delle famiglie in difficoltà aiutando anche a compilare le domande dei buoni alimentari, portando a domicilio la spesa e i farmaci o donando viveri; don Moreno ha inoltre effettuato una raccolta fondi per l’ospedale di Legnago.
L’Emporio della solidarietà è riuscito a distribuire pacchi di viveri standard a 263 famiglie. Lucio Piccoli dell’Auser ha tenuto un centro di ascolto ricevendo 30-40 telefonate ogni giorno. La mensa Caritas di via Frattini ha preparato 140 pasti da asporto ogni giorno, all’inizio distribuendo panini farciti con salse di verdure, formaggio o carne poi invece vaschette con pasti caldi, frutta, cioccolata per i bambini e minestrina per gli anziani che la richiedevano, seguiti dal dott. Schiavo sia per le norme di igiene sia per i consigli alimentari. Inoltre hanno recapitato a domicilio, e tutt’ora lo fanno, una decina di pasti al giorno che aumentavano nei giorni di pioggia. Il signor Mazzocco ha relazionato riguardo alla disponibilità dei volontari della protezione civile a vari servizi come la distribuzione di mascherine; vigilanza e varchi di accesso dei cimiteri e dei mercati.
Il problema per molte famiglie adesso è pagare le prossime bollette della luce e del gas a causa della mancanza di lavoro o di cassa integrazione, dovuti al Covid, che non sono ancora arrivate.
Ed è per questo che il Vicario Don Diego Righetti ha attivato un conto corrente di solidarietà aperto a tutta l’unità pastorale per chi volesse contribuire a queste necessità.
Ho ringraziato per la ricchezza di iniziative che anche le Associazioni hanno messo a disposizione. Questo è tutto, avrei voluto poter fare di più».
Foto: a sinistra un’immagine emblematica della solidarietà anche in periodo Covid, un passante dona una bevanda calda a una persona in difficoltà ; a destra l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Donà.