«Ci troviamo davanti ad una crisi epocale ed é giunto il momento di trovare soluzioni nel nostro piccolo per provare ad alleviare la crisi che abbiamo davanti – afferma Diego Porfido portavoce di Legnago Futura assieme a Silvia Baraldi, Stella Bonini e Michele Masin -. Questa nostra nuova proposta é una di quelle concrete e realizzabili, come lo possono essere sgravi fiscali di varia natura. Dove non arriva il governo, possiamo arrivare noi del Comune anche se in piccola parte. Basta volerlo e le coperture si possono trovare.

A seguito dell’ultimo decreto governativo è chiaro a tutti che ci sono attività che accuseranno ancora di più il colpo e che non potranno lavorare per tutto il mese di maggio.
L’amministrazione per ora si é fermata a recepire le direttive nazionali e Legnago Futura chiede con forza un provvedimento a sostegno di queste attività.
Bar, Ristoranti, Parrucchieri, Centri estetici e molti altri hanno bisogno di un aiuto per sopravvivere.
Come? Destinando in prima battuta la cifra di 80mila euro del fondo di bilancio destinato al “Bilancio partecipativo” ( o una voce di bilancio di uguale valore ma da un capitolo diverso)
all’istituzione di un fondo di solidarietà per le attività che rimarranno chiuse nel mese di maggio.

Crediamo fortemente che in questo momento di difficoltà sia giusto decidere le priorità.
Ci sono attività che non guadagneranno un euro questo mese ma andranno comunque incontro a spese fisse ( luce e gas per esempio) da sostenere.
Chiediamo che venga istituito questo fondo per sopperire a queste spese, che si passi dalle parole ai fatti. Il ruolo di un amministratore dovrebbe essere questo. E’ possibile. Facciamolo.

LA RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE.

A seguito del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 marzo 2020 il governo ha stabilito la chiusura completa di tutte le attività commerciali e produttive promettendo garanzie e soldi a tutti – sostiene l’amministrazione comunale in risposta alla richiesta di Legnago Futura -. A distanza di oltre un mese e mezzo molte attività del Comune di Legnago non hanno ancora beneficiato neanche del minimo sostegno dei 600euro previsti, dovendo comunque sostenere tutte le spese legate alla propria attività anche se chiusa.

Oggi la minoranza propone di destinare i fondi destinati al bilancio partecipato a favore delle attività economiche – interviene il sindaco Graziano Lorenzetti -. L’opposizione forse non sa che abbiamo un bilancio congelato in attesa di definire le reali capacità delle entrate.
Ovvio che siamo vicini ai commercianti che sappiamo essere in difficoltà perché il governo non sta facendo nulla, assolutamente niente. È fallimentare in questo senso demandando ai singoli comuni la gestione delle mancate azioni del governo stesso. Sarà nostra cura comunque avere riguardo nei nostri commercianti valutando numeri e conti.

«Ringrazio la minoranza per la proposta – afferma l’assessore alle Attività economiche Nicola Scapini -, ma non bisogna dimenticare che prima di investire molti denari è necessario verificare le condizioni per rispettare il bilancio, dato il congelamento della spesa, resosi necessario dalla incertezza delle entrate comunali.
Si chiede di intervenire al posto dello Stato, però è necessario sempre tener presente che le risorse di un comune sono molto esigue rispetto alle potenzialità dello Stato stesso. Lo Stato deve essere al fianco dei comuni, del tessuto produttivo, del commercio, ma ad oggi non ha previsto nulla, nessun trasferimento in questo senso, lo zero completo – continua l’assessore -. L’amministrazione comunale, compatibilmente con il proprio bilancio, attiverà tutti gli strumenti possibili per dare una mano alle proprie attività a ripartire.
I commercianti, gli artigiani, le partite Iva non chiedono la mancia con un piccolo contributo di solidarietà, ma chiedono la possibilità di tornare a lavorare all’interno dei propri negozi, delle proprie botteghe.
Noi ci impegniamo, in conformità con il bilancio, a dare tutti gli strumenti necessari per creare quel volano che faccia ripartire le attività e per far ciò è necessario investire in un piano organico che faccia ripartire la città e non il solito contributo che non porta beneficio a nessuno».

Foto: a destra dall’alto, il sindaco Graziano Lorenzetti, il consigliere di Legnago Futura Diego Porfido e l’assessore Nicola Scapini.