«Il trend del calo dei contagi è confermato. Sono orgoglioso del comportamento dei veneti. Ieri ho incrociato solo un’auto tornando a casa. Sono fiero soprattutto dei ragazzi veneti. Spesso sono loro a denunciare il comportamento scorretto degli anziani. E’ in programma un incontro col Governo, ci saranno novità nelle prossime ore sulle riaperture. Forse molte aziende potranno riaprire fin da subito senza aspettare il 4 maggio. Oggi è prevista la cabina di regia con il governo e a seguire la conferenza tra presidenti di regione».
Così Luca Zaia nel nuovo punto stampa, in questa domenica mattina 26 aprile, sull’Emergenza Coronavirus.
Zaia ha continuato: «Il rischio ci sarà sempre in questo periodo, ora che si comincia a riaprire: dobbiamo imparare a convivere col Coronavirus. Il comitato scientifico si dovrà esprimere sulle riaperture: è la voce più autorevole in questa fase. Di mezzo ci va la salute dei cittadini e l’economia dell’Italia. Stiamo respirando l’aria di molte tragedie. 50 mila posti di lavoro sono persi in Veneto: 35 mila di questi sono legati al settore del Turismo, un comparto messo in ginocchio.
Bagno per chi abita sul Lago o al mare? Mi sembra logico se uno abita di fronte all’acqua».
Il Governatore ha proseguito con i dati: «Sono 315mila i tamponi, quasi 10 mila più di ieri. In isolamento sono 8.319, sono 403 in meno di ieri. Ricoverati 1.221, in terapia intensiva 124, in continuo calo. Dimessi 2.453 (+18) e i morti in ospedale 1.071 per un totale 1.315 (+18), i nati sono 82.
«Un sondaggio dice che sono amato dai veneti? Lasciate perdere, domani mattina potrei essere anche il più odiato, non mi importa. Non ho nessuna ambizione, io faccio solo il mio dovere».
Zaia ha concluso: «Covid “aiutato” dallo smog? Il sospetto sembra sia confermato ma ci vuole l’ultima parola della scienza. Sul fatto che il coronavirus sia veicolato dalle particelle di PM10 nell’aria sarà presto avviato uno studio congiunto di Arpav e Università di Padova. Un tema importante sarà il cibo per lavoratori. Il tema dell’asporto è quindi fondamentale anche per questo tipo di problema.
Uno può andare al garden o in cartoleria ma non può andare a mangiare una cosa in maniera veloce? E’ un grosso problema. In questo fase le mascherine saranno sempre più fondamentali. L’emergenza non è finita in tutto il mondo: in Gran Bretagna, dove volevano fare immunità di gregge senza restrizioni, ci sono veneti che pregano per tornare a casa».