Fondazione Fioroni ha pensato di allievare la noia delle lunghe giornate in quarantena con il nuovo progetto Borghi nella (nostra) memoria. L’idea del direttore Federico Melotto è di stimolare la fantasia e i ricordi dei legnaghesi e in più in generale degli abitanti della Bassa veronese.
«Tutto inizia dal Museo e dagli archivi di Fondazione Fioroni che sono, prima di tutto, luoghi di storia e di memoria che appartengono al territorio Legnaghese – commenta Melotto -. Potremmo dire che sono un tutt’uno con esso, sono stati creati da Maria Fioroni con questo intento: dare a Legnago e alla Bassa veronese un luogo in cui conservarne e raccontarne la storia.
Purtroppo il Museo e l’Archivio dovranno rimanere chiusi al pubblico ancora per qualche tempo a causa delle disposizioni governative. Allo stesso modo tutte le nostre iniziative culturali sono bloccate.
Abbiamo quindi pensato di attivarci con una iniziativa “virtuale” che ci consentirà di riallacciare i rapporti con la cittadinanza. Ma non volevamo fare la solita visita guidata su Facebook o cose di questo genere. No. Siccome è vero che non possiamo spostarci da casa ma nessuno può impedirci di viaggiare con la fantasia e, soprattutto, con i ricordi, abbiamo pensato di far “uscire” la gente con l’immaginazione e di renderla protagonista della nostra proposta culturale».
Con il progetto Borghi nella (nostra) memoria la protagonista della “visita virtuale” sarà Legnago. Grazie ai contenuti del sito dell’Ufficio Turistico, ogni 3 giorni a partire da oggi lunedì 23 saranno proposte sulle due pagine Facebook della Fondazione (https://www.facebook.com/fondazionefioroni/ e https://www.facebook.com/iatlegnago/) e sul sito (https://www.fondazione-fioroni.it/ ) un angolo di Legnago – alternativamente una piazza e una via – con una piccola descrizione storica e alcune foto d’epoca tratte dagli archivi.
Quindi, a questo punto entreranno in scena le persone da casa. Sì, perché l’invito è di scrivere brevi racconti legati al luogo proposto, si potrà sceglierne uno, quello che piace di più o al quale sono maggiormente legati, o più di uno.
Di ogni via e piazza si potrà scegliere l’insieme o un singolo aspetto (un monumento, un palazzo, una chiesa ecc).
«In questo modo avremo la possibilità, insieme alla cittadinanza, di costruire un prezioso archivio di racconti che avranno come oggetto Legnago, la sua comunità e i tanti sguardi che si possono ricavare sulla nostra città. Una vera storia di comunità scritta dal “basso”, dove i protagonisti sono coloro che la vivono quotidianamente» – conclude Melotto.
Si può partecipare in due modi:
1) Un luogo, un pensiero: testo breve (max 3000 battute) che colleghi lo scorcio della città con i ricordi personali ma anche testimonianze dirette, storie di vita, sensazioni ecc.
2) Un luogo, un racconto: testo lungo (max 10.000 battute) per chi ha voglia di impegnarsi di più e di realizzare un piccolo racconto strutturato. Anche qui possono entrare in scena ricordi personali, aneddoti, esperienze, storie di vita e di comunità ecc.
Non ci sono limiti di età dai più piccoli ai più grandi tutti possono partecipare.
Quando il testo sarà pronto può essere spedito a: museo@fondazione-fioroni.it
Quando questa emergenza sarà finita, con materiale raccolto, si potrà organizzare una serata per valorizzare e premiare i racconti migliori.
E magari, anche pensare ad una piccola pubblicazione: Legnago, una comunità vista da noi.
Foto: chi riconosce la via rappresentata nella foto?