9 marzo 2020 ore 21.51. Serata decisiva per fronteggiare l’emergenza coronavirus. L’esecutivo ha esteso a tutta Italia le restrizioni dell’ultimo Dpcm applicate alla Lombardia.
«Abbiamo adottato una nuova decisione. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Non c’è più tempo. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa. Dobbiamo farlo subito». Così esordisce il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa nell’annunciare il nuovo provvedimento del governo, che già da domani sarà in gazzetta ufficiale. «Riusciremo a contenere il virus solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo subito a norme più stringenti».
L’annuncio: Niente più zona rossa
«Ho deciso di adottare misure più forti e stringenti per contenere il più possibile l’avanzata del coronavirus. Per questo non ci sarà più una zona rossa. Ci sara “l’italia zona protetta”», spiega il premier. Ne consegue dunque che saranno da evitare gli spostamenti a meno che non siano motivati da comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità, motivi di salute.
Divieto di assembramento
«In questo provvedimento aggiungiamo un divieto di assembramento all’aperto e in locali aperti al pubblico. La decisione giusta oggi è di restare a casa. Ognuno deve fare la propria parte. da oggi varranno su tutto il territorio della penisola le misure della lombardia e delle 14 province».
Stop al campionato e alle manifestazioni sportive.
«Anche per quanto riguarda le manifestazioni sportive, non c’è più alcuna ragione perché proseguano. Tutti i tifosi devono prenderne atto, mi riferisco anche allo stop al campionato. Non consentiamo neppure l’utilizzo di palestre», ha detto Conte.
Scuole chiuse per tutti fino al 3 aprile.
Lo stop alla sospensione delle attività scolastiche viene prorogato: «Scuole chiuse fino al 3 aprile su tutta la penisola», ha annunciato il premier
«Regole ferree ovunque, sacrificio per tutti»
«Il patrimonio di esperienza che ci restituisce anche il dato incoraggiante della zona rossa di Lodi, deve portarci a fare un sacrificio ulteriore in tutta Italia.
Possiamo battere il virus. Ma ora servono regole ferree ovunque», aveva detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio all’Adnkronos, qualche minuto prima della conferenza stampa.