Il Coronavirus fa annullare la riunione per la presentazione del bilancio sociale e la festa per il compleanno di CereaBanca 1897.
Un duplice evento che era stato organizzato per oggi, sabato 7 marzo, a Cerea dall’istituto di credito cooperativo guidato dal presidente Luca Paolo Mastena.
Una Bcc che risale al 1897, ormai tra le poche a non essere passata da fusioni o inglobamenti, e che quindi festeggia 123 anni d’attività.

Un incontro nel quale il presidente Mastena avrebbe dovuto illustrare ai soci il bilancio sociale 2019 dell’istituto e aprire il dibattito su un tema caldissimo: “Autonomia di CereaBanca 1897 e proposte di fusione”.

«Siamo rammaricati di dover annullare i festeggiamenti per il compleanno del nostro istituto che coincide, tra l’altro, con quello del vescovo monsignor Giuseppe Zenti che ci è sempre vicino – ricorda il presidente Mastena -. Il bilancio sociale rappresenta per CereaBanca 1897, il bilancio principale visto che siamo un istituto di credito cooperativo ed è nel nostro statuto operare per il bene della comunità che ci accoglie.

È il “conto” che misura l’attività svolta a favore delle associazioni, delle persone, delle realtà di volontariato ed ecclesiastiche del territorio – continua Mastena -. Nel 2019 abbiamo investito in questo ambito qualcosa come 300 mila euro. Fondi che sono stati destinati ad associazioni di volontariato che operano nei campo della disabilità, della sanità, delle nuove povertà, ma anche ad attività sociali, sportive, culturali. Parliamo di circa 250 interventi che hanno riguardato progetti sull’ambiente come l’attenzione alle richieste delle parrocchie».

«Abbiamo notato un aumento delle situazioni di povertà, soprattutto degli italiani, ed in particolare di padri di famiglia divorziati o separati – riprende il presidente di CereaBanca 1897 -. Sono tutti interventi a cui tengo in modo particolare, anche se puntiamo a sostenere iniziative dove siano coinvolti i giovani, soprattutto nello sport. Ma anche nella musica, dove ho espressamente chiesto ai nostri soci di portare i nipotini ai concerti che organizziamo».

Il bilancio della banca avrebbe dovuto essere presentato all’interno di una riunione con i soci che aveva anche come secondo punto all’ordine del giorno “Autonomia di CereaBanca 1897 e proposte di fusione”. «Volevo introdurre appositamente questo argomento per chiedere ai soci se desiderano rimanere autonomi o se preferirebbero una fusione – chiarisce Mastena -. Questo è un tema che CereaBanca 1897 si trascina da tempo e che va sviscerato.
Il nostro è un istituto in salute e che sta correndo, ma a decidere quale sia la strada da prendere devono essere i soci».
CereaBanca 1897 ha visto crescere nel 2019 le sue filiali, con l’acquisizione di tre agenzie di Banca Sviluppo a Verona, San Giovanni Lupatoto e Villafranca, ma soprattutto, ha visto la raccolta passare a 291 milioni al 31 dicembre ri- spetto ai 241 milioni del dicembre 2018, e gli impieghi da 232 milioni dell’anno precedente ai 279 milioni, al netto delle sofferenze, di fine 2019.
«Stiamo crescendo e questo lo dimostra anche il fatto che abbiamo assunto 36 persone in 28 mesi, portando i dipendenti a quota 77, quando a livello nazionale vediamo ogni giorno piani di esubero da migliaia di impiegati nelle altre banche – conclude il presidente Mastena -. Naturalmente, i dati del bilancio economico dell’istituto li presenteremo all’assemblea dei soci che dovrà approvarli ad aprile.
Ma già oggi possiamo dire che la nostra azienda è in salute».

[da Primo Giornale]