Cinque giovani di Cerea, tutti italiani, sono finiti in manette nel pomeriggio dell’Epifania, in seguito ad un’operazione antidroga condotta dai carabinieri della compagnia di Legnago.
I militari sarebbero stati messi in allerta da alcune informazioni ricevute e hanno deciso così di predisporre alcuni servizi di osservazione, per monitorare un’abitazione del comune ceretano, dove risiede uno degli arrestati. Come ha raccontato il maresciallo maggiore Roberto Zanoli, nel pomeriggio del 6 gennaio le forze del’ordine avrebbero notato la presenza di alcuni veicoli parcheggiati all’esterno della casa. Insospettiti, i carabinieri hanno dunque deciso di procedere con l’irruzione intorno alle ore 16, trovando all’interno i cinque ragazzi impegnati nello stoccaggio di sostanza stupefacente: in tutto sono stati rinvenuti 5.9 chili di marijuana, 309 grammi di hashish in ovuli, 1 grammo di cocaina e 9 pastiglie di ecstasy. Ganja e “fumo” sarebbero stati divisi in sacchetti di diverse dimensioni, che potevano andare dal chilo ai 50 grammi, pronti dunque per essere ceduti.
Per i cinque sono così scattate le manette con l’accusa di detenzione a scopo di spaccio in concorso. Si tratta di giovani la cui età va dai 18 ai 24 anni, 4 dei quali incensurati mentre uno era finito in manette lo scorso anno, sempre per mano dei carabinieri, vicino ad una scuola del Porto di Legnago. Uno di questi frequenta ancora la scuola, mentre gli altri risultano tutti avere un lavoro e ora attendono di comparire davanti al giudice per l’udienza di convalida.
Vista l’età dei ragazzi e le dimensioni dei sacchetti già pronti rinvenuti, l’ipotesi degli investigatori è che la droga fosse destinata ad altri piccoli pusher, i quali l’avrebbero poi immessa sul mercato del territorio , a disposizione dei giovani consumatori.
Foto: a sinistra la stazione dei Carabinieri di Legnago; a destra immagini di repertorio di un sequestro di marijuana.