I donatori di sangue dell’Avis comunale di Isola della Scala, Erbè e Trevenzuolo riavranno il loro centro trasfusionale presso il dismesso ospedale di Isola della Scala.

Il 9 gennaio riapre, grazie anche alla disponibilità di professionisti, il centro che era stato chiuso a metà febbraio 2019 per mancanza di medici trasfusionisti.

Sarà aperto per due mattine al mese ed esattamente il secondo e quarto giovedì di ogni mese, dalle ore 8 alle 11.

Soddisfatto Gino Ferron, presidente dell’Avis isolana. «A causa della chiusura abbiamo avuto un danno enorme in termini di donazioni, da alcuni calcoli approssimativi stimiamo la perdita in circa settanta sacche di sangue. Sono tante se pensiamo al bisogno di sangue che c’è. Ora finalmente il centro riaprirà agevolando i donatori più lontani che non donavano più a causa della lontananza, ora ritorneranno ad avere un punto di riferimento più comodo».

 

Il gruppo Avis di Isola della Scala, Erbè e Trevenzuolo, è una delle sezioni più impegnate, organizzate e numerose del territorio. Con circa 250 donatori lo scorso anno ha celebrato il 50esimo anniversario di fondazione.

 

«La mancanza di medici non aveva permesso al centro trasfusionale di poter continuare ad operare nel nostro ospedale di comunità, – afferma il sindaco di Isola della Scala Stefano Canazza – ora, grazie al cielo, la disponibilità di alcuni professionisti e in particolare della dottoressa Loredana Martinelli che si è messa a disposizione, ha permesso che venisse ripristinato questo importante servizio. Ringrazio lei e ovviamente, a nome dell’Amministrazione comunale e della cittadinanza, tutti i donatori Avis, il presidente Ferron, e i suoi collaboratori per aver avuto la pazienza di attendere e la voglia di rimettersi in gioco per il bene di quanti hanno bisogno della loro opera».

 

Foto: a sinistra una donatrice di sangue; a destra dall’alto, la dottoressa Loredana Martinelli; il sindaco di Isola della Scala Stefano Canazza; Gino Ferron, presidente dell’Avis isolana.