Incontriamo Paolo Longhi al teatro Salus al termine delle prove di “Statuta”, la nuova history-comedy di Margherita Ferrari che debutterà sabato 7 dicembre alle 21, ma non nelle vesti politiche di presidente del Consiglio comunale di Legnago, ma bensì in quelle Cinquecentesche dell’Avvocato Nano Sputrefati.
Ecco che, dopo il successo di “Processo al Torrione” del 2016, de “Il Croccodillo della Bragadina” del 2017 e infine de “Le Baruffe Legnaghesi”, gli aficionados, attendono ora lacnuova “comedy–panettone” di Natale 2019 che puntualmente il 7 dicembre alle 20.45 al Teatro Salus andrà in scena con l’alzata di sipario su “Statuta”- Il trionfo della legnaghesità.
Con questa nuovo dramma giocoso in due atti la Compagnia Poco Stabile “Mario Crocco”, sotto la sapiente supervisione di Margherita Ferrari e l’attenta regia di Nicola Pavanello, vuole mettere in scena il trionfo della legnaghesità, che poi è il sottotitolo della commedia.
«Abbiamo deciso di compiere un altro “viaggio nel tempo”, più lungo e impegnativo dei precedenti. – commenta Longhi – Le prove sono difatti iniziate un anno fa».
”Statuta” nasce da un episodio storico, in base alle fonti consultate dall’avvocato Alberto Casalini e dal magistrato Pier Umberto Vallerin, il travagliato iter che portò il capoluogo della Bassa a dotarsi dei primi statuti municipali nel 1554, «All’approvazione, da parte del Collegio veneziano dei Savi, degli Statuti municipali della nostra città: lo ‘Ius Civile Leniacensium’ – racconta Longhi-Sputrefati – La Città di Legnago, grazie a questa decisa iniziativa, ebbe quindi le proprie leggi cittadine, orgogliosa espressione della desiderata autonomia, che regolarono tanti aspetti della vita civile legnaghese sino al termine della dominazione veneziana».
Ne risulta alla fine un’opera a tratti ripresa fedelmente, mentre in altri è stata interpreta, resa buffa, a volte demenziale, con elementi di fantasia e comicità.
Non si tratta dunque di un sequel delle ultime due opere in quanto c’è un salto temporale importante dal Novecento al Cinquecento, anche se gli spettatori più attenti noteranno molti punti di contatto con le opere precedenti.
«Ci si chiede come può l’avvocato Sputrefati viaggiare nel tempo, visto che è un personaggio collocato nella prima metà del secolo scorso, Ma anche questo lo scopriremo solo il 7 dicembre». – si interroga Sputr..pardon, Longhi.
Sul palco si alterneranno personaggi dell’epoca a figure già apparse nelle precedenti commedie. Tanti gli interpreti coinvolti da elencare ( mettetevi pure comodi): dal Doge Francesco Venier, interpretato da Nicola Pavanello, alle due delegazioni, quella scaligera e quella legnaghese – vi troviamo Augusto De Beni, Stefano Todeschini che sarà Girolamo Tameato, Roberto Andrea Rettondini diventerà Antonio Zucolo, primo cittadino nel 1554; Renato Defendini impersonerà un consigliere distrettuale, Girolamo Marcobrun, sarà invece interpretato da Mario Verga, – passando per il provveditore di Legnago Girolamo Valier, Jacopo Dall’Acqua sarà Romolo Valeri, capo dei socialisti legnaghesi, doppio ruolo per Riccardo Toufik Shahine sul palco sarà il sindacalista Primo Bonato e il sommo legista Girolamo Regaziola, si vedrà un Matteo Limoni nell’insolita veste di Romeo Montecchi che si intreccia con opere shakespeariane, affiancato da Anna Bedoni che interpreterà Annetta, Roberto Danieli avrà il ruolo di «Signore della notte» e Stefano Giuseppe Gomiero vestirà i panni di Joseph Treves, un bramoso mercante veneziano, mentre Federico Zuliani reciterà come fantasma del letterato Marin Sanudo, spazio anche per Genia Maria Todeschini, Claudio Berlini, Luca Falamischia, Loris Bisighin, Gaetano Iarrusso, Alberto Soave, Marcello Farnetti, Gianluca Cavedo, Cesare Canoso e Nicola Negri, oltre alle tre bellissime meretrici Francesca Valitutto alias Franceschina Bellamano, Emiliana Marin alias Lucia Trivixian e Ilaria Casaro alias Angela Chaga in Calle; troveremo anche figure caratteristiche della città, come Roberto “Nano” Pasquin e Gianni “Galina” Fazion. Qualcuno lo avremo certamente dimenticato, ma non ce ne voglia.
Tanti i protagonisti coinvolti nel progetto, dagli attori, al corpo di ballo guidato da Giordano Borghesani, ai musici: i Frattini Bros con il maestro Beppe Guizzardi e il violinista Federico Pupo. Non ultimo, Paolo Pizzardini per la realizzazione dei filmati.
Margherita Ferrari, che di questa scalcinata Compagnia Poco Stabile “Mario Crocco” ne è la direttrice nonché matrigna incolpevole, qualche giorno fa ebbe a dire: «I ragazzi si divertono, anche se prendono la cosa molto seriamente, si divertono. So pure di qualcuno che pagherebbe per entrare a far parte del gruppo».
L’Avvocato Nano Sputrefati sorride sotto i baffi posticci che gli si staccano in continuazione: «Che ci si diverta è sicuro. Però il divertimento va di pari passo con un impegno davvero forte e non credo che in molti si assumerebbero questo fardello. Peraltro che ci sia qualcuno disposto a sborsare delle somme per far parte della Compagnia non è una novità: noi ci paghiamo tutto di tasca nostra per far sì che la beneficenza al Salus sia effettiva e solida».
A Margherita Ferrari, che vediamo sta interagendo con Joseph Treves, il mercante veneziano Gomiero, volevamo chiedere se per il prossimo teatro-panettone avesse pensato, per esempio, a una storia sul nostro illustre musicista e magari con debutto proprio nel suo teatro…al Salieri.
«Io sono personalmente molto affezionato al vecchio Salus, – ci risponde il presidente Longhi – e inoltre ritengo che il Teatro Salieri debba ospitare principalmente eventi di caratura nazionale. Noi abbiamo successo perché abbiamo tanti amici che ci vogliono bene e promuoviamo la storia e la cultura locale… però mai dire mai. A me piacerebbe ripetere questo spettacolo nei teatri della Bassa, a scopo benefico, a entrata libera e con una libera offerta da destinare ad opere di solidarietà».
I protagonisti dello spettacolo stanno già distribuendo in questi giorni – dietro un’offerta per la Parrocchia – i tagliandi di invito per evitare le resse delle ultime ore; i ticket si possono richiedere anche presso il Salus.
Non sappiamo cosa succederà sabato 7 dicembre prossimo alle 20.45 al teatro Salus, ma una cosa è certa: comunque vadano le cose, sarà un successo. E voi potrete dire: «Io c’ero».
Foto: a sinistra dall’alto, Margherita Ferrari, Paolo Longhi, Roberto Andrea Rettondini, Matteo Limoni, Stefano Giuseppe Gomiero, Claudio Berlini e Nicola Pavanello; al centro la locandina di “Statuta”.