Anche quest’anno novembre si veste di libri. Con la Rassegna “Aspettando To.Mo”, promossa dall’assessorato alla Cultura, inizia un ciclo di appuntamenti che anticipa la Mostra del Libro di Bovolone, che inizierà il 27 novembre.
Uno dei più attesi è senz’altro l’appuntamento di lunedì 11 novembre ore 21 presso l’Auditorium del Palazzo Vescovile in via Vescovado, 7 con “I nemici della Repubblica”, scritto a quattro mani da Gabriele Licciardi e Antonino Blando, aprirà la stagione del libro con un tema caldo e sempre attuale: Mafia e terrorismo 1969-1993.
Cosa collega mafia e terrorismo? Entrambi i fenomeni presentano analogie evidenti. Esistono, però, punti di contatto inediti più profondi rispetto alle pallottole e al sangue, secondo la lucida analisi dei due giovani storici, autori di questo saggio.
I pentiti, ad esempio, assumono un ruolo chiave nell’ottica di riflessione che non trascura alcun particolare giudiziario: si tratta di collaboratori dello Stato o rivoluzionari disillusi che vogliono solo evitare il carcere a vita?
Un libro a due «velocità» capace di sollevare interrogativi cruciali sui fenomeni criminali più sanguinosi della storia della Repubblica italiana e che restituisce un’immagine puntuale e dettagliata dello sgomento che pervase l’opinione pubblica dando definizione concreta ai nemici dello Stato. Spesso la distanza temporale dai fatti e l’analisi a posteriori sono in grado di indicarci – anche solo parzialmente – direzioni più convincenti.
Introduce e modera l’incontro Roberto Fasoli, dello staff nazionale di Avviso Pubblico (la rete nazionale degli Enti locali antimafia, ndr)
Ospite della serata Guido Papalia, già Procuratore generale della corte d’appello di Brescia.
Ingresso libero
Foto: a sinistra, la strage di Capaci; a destra in alto, da sinistra Gabriele Licciardi e Antonino Blando; in basso la copertina del libro “I nemici della Repubblica”.