Erano anni che i cittadini si lamentavano perchè i colombi infestavano il cimitero comunale arrecando danni alle tombe con le loro deiezioni.
«Così abbiamo deciso di avvalerci dei suggerimenti del falconiere Vittorio De Marchi, della New Raptor di Castelnuovo del Garda, che ci ha illustrato la strategia grazie alla quale il Comune ha debellato i colombi» – afferma il sindaco Marco Franzoni.
«Si chiama “Bird control” la tecnica con cui i falchi sono addestrati per allontanare i colombi senza ucciderli e questi ultimi, per loro natura, hanno paura degli uccelli predatori. – spiega il falconiere De Marchi – Pertanto, i colombi, a forza di vederli presidiare una zona, decidono di abbandonare i loro nidi. Un intervento efficace, quindi, ma che tutela anche i colombi».
«Abbiamo deciso di affidarci ai falchi per cacciare la colonia di colombi, un centinaio circa, che infestava il cimitero perché l’abbiamo valutato come il metodo più efficace. – afferma l’assessore al Patrimonio e Decoro urbano Stefano Brendaglia – Siamo contenti di aver risolto un problema igienico-sanitario che creava danni in un luogo sacro e parecchi problemi ai cittadini».
Il costo dell’operazione “colombi”, durata circa tre mesi con una ventina di interventi diurni e notturni, è costata circa 3.600 euro.
Sempre in tema di cimiteri, quest’anno l’Amministrazione ha,inoltre, effettuato una serie di interventi sia nel camposanto del capoluogo ma anche in quelli di Asparetto e Aselogna. A Cerea, sono stati spesi 63mila euro per realizzare due rampe per l’accesso dei disabili al piano rialzato dell’anello esterno dove sono stati eseguiti lavori di sistemazione dell’intonaco.
Ad Asparetto, invece, sono stati investiti 31mila euro per ripristinare la muratura centrale, rifare la pavimentazione nella parte ampliata e risolvere alcune infiltrazioni.
Infine, ad Aselogna, con 20.500 euro, è stato rinnovato il colonnato ad est, mentre quello sul lato ovest è stato completato.
Foto: a sinistra, il cimitero comunale di Cerea; a destra in alto, da sinistra il sindaco Marco Franzoni, il falconiere Vittorio De Marchi, gli assessori Bruno Fanton e Stefano Brendaglia durante una ricognizione al cimitero del capoluogo; in basso, dei colombi e un falco utilizzato per allontanarli definitivamente dal camposanto.