«Abbiamo completato un grande progetto di sviluppo e crescita che andrà a beneficio di tutti i nostri oltre 2200 soci, e naturalmente di tutto il territorio del Soave dove per realizzarlo abbiamo investito qualcosa come 90 milioni di euro».

A sottolinearlo sono stati il presidente ed il direttore generale di Cantina di Soave, Roberto Soriolo e Bruno Trentini, inaugurando ieri, venerdì 20 settembre 2019, il nuovo Quartier Generale di Cantina di Soave, nel centro della cittadina murata di Soave dove questa realtà cooperativa è nata 121 anni fa.

Ospite d’onore il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha subito commentato: «Il Veneto è la prima regione per produzione vitivinicola d’Italia, e non facciamo vini da tavola ma Doc e Docg, come qui a Soave.

Un settore vale 5 miliardi di euro. Questa realtà, Cantina di Soave, è una delle più importanti d’Italia, un orgoglio veneto, anche perché nasce dalla cooperazione, dall’unione di tanti piccoli viticoltori. Certo, qualche Doc visti i successi degli scorsi anni è un po’ cresciuta troppo, per esempio il Prosecco, e oggi i valori delle uve sono un po’ in tensione. Ma sta ai produttori ed ai Consorzi riportare l’offerta in equilibrio con la domanda.

E qui a Soave hanno lavorato bene anche su questo, proprio perché vi sono cooperative che guidano la produzione come Cantina di Soave».

Un investimento, quello per l’ampliamento di Cantina di Soave, che rappresenta uno dei più rilevanti del settore vinicolo nel panorama nazionale dell’ultimo decennio, e che ha visto una riorganizzazione completa della struttura produttiva a cui si aggiunge anche un investimenti di 8 milioni di euro destinati alla realizzazione del collegamento tra la statale 11 e la viabilità di circonvallazione del paese di Soave.

«Siamo orgogliosi e soddisfatti di essere riusciti, nei modi e nei tempi che ci eravamo prefissati, a portare a compimento questo progetto. Ma quello che più ci fa piacere è l’orgoglio di appartenenza che sta dimostrando per quest’opera la base sociale – sottolinea il direttore generale Trentini -. Anzi, direi che quest’investimento ha fatto scattare nei soci il senso si appartenenza e la riscoperta quella che è la loro cantina.

E questo è fondamentale per il futuro di una cooperativa sociale quale è Cantina di Soave».

Una struttura che è già in piena attività con il nuovo magazzino automatizzato (capacità 10 milioni di bottiglie) e due nuove linee di imbottigliamento che hanno un potenziale di 80 milioni di bottiglie l’anno, vale a dire il 50-60% dell’intera produzione conferita dei soci. «Abbiamo aumentato di quasi tre volte l’imbottigliato che eravamo in grado di produrre – spiega Trentini -. Mentre prima riuscivamo a gestire internamente solo il 20% del conferito.

È stata quindi una scelta industriale che ci permette di consolidare il nostro status di azienda a tutta filiera “dal grappolo alla bottiglia” e di continuare ad essere un solido punto di riferimento per i nostri viticoltori, oltre che di avere nuove armi da spendere per affrontare la competitività che contraddistingue i mercati internazionali.

L’ampliamento ci ha permesso di ripensare tutto il processo produttivo collegando ogni fase che oggi è gestita da un software, in modo che la prima botiglia che entra in produzione è la prima che esce, con una tracciabilità completa».

Un potenziamento produttivo a cui ha fatto seguito anche uno sviluppo sulla forza commerciale dell’azienda, con l’assunzione di nuove figure professionali e l’apertura di nuove collaborazioni sui mercati esteri. «Già con la vendemmia 2018, particolarmente abbondante, questa nuova forza produttiva ha dimostrato il suo valore permettendoci, pur nelle difficoltà di un cantiere in divenire, di rispondere all’aumento dei conferimenti dei soci e di porre le basi di un ulteriore potenziamento commerciale – conclude il direttore generale -. E questo ha reso i soci di Cantina di Soave assolutamente sereni davanti all’importante impegno finanziario preso dall’azienda, perché hanno visto la loro realtà crescere all’interno ed all’esterno, hanno avuto soddisfazione economiche dalle produzioni; ricevono indirizzi chiari da parte della direzione, e, nonostante la mole di investimenti sostenuti, sanno che l’azienda gode di una situazione finanziaria in linea con quella precedente a quest’impegno».

«Faccio un plauso a questa realtà – ha concluso Zaia – anche perché, oltre a garantire mi dicono 74-75 milioni di introiti ai soci come pagamento delle uve, so che qui si guarda alla sostenibilità in vigneto, che è la strada che i viticoltori del Veneto devono percorrere convinti. Il consumatore vuole qualità, garanzie, rispetto dell’ambiente.

Ve lo dico, ho fatto fare ai vini del Veneto le analisi come si fa con l’acqua. Il risultato è che potete berli tranquillamente».

Al termine del momento istituzionale, il Presidente di Cantina di Soave Roberto Soriolo e il Direttore Generale Bruno Trentini hanno svelato la targa celebrativa che verrà apposta sulla facciata della Cantina a ricordo e testimonianza del significato e del valore di questi imponenti lavori di modernizzazione e ampliamento.

Si tratta della totale riorganizzazione del quartier generale, su una superficie di oltre 11 ettari, di cui 35 mila mq coperti.