Dal 5 novembre al 22 marzo per complessive quarantotto rappresentazioni è in programma al Teatro Nuovo la trentaquattresima edizione della rassegna “Il Grande Teatro” organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona.
Presentato il cartellone teatrale della rassegna ieri, venerdì 20 settembre, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri dall’assessore alla Cultura Francesca Briani, presenti il direttore artistico del Grande Teatro, Gianpaolo Savorelli e il direttore del Teatro Stabile di Verona, Paolo Valerio.
Inaugura il cartellone, dal 5 al 10 novembre, “L’onore perduto di Katharina Blum”, spettacolo tratto dal romanzo di Heinrich Böll del 1974. Ne sono interpreti Elena Radonicich (nel ruolo che nel film del 1975 fu di Margarethe von Trotta), Peppino Mazzotta e la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
La rassegna prosegue, dal 19 al 24 novembre, con “Vincent Van Gogh – L’odore assordante del bianco” di Stefano Massini, protagonista Alessandro Preziosi. Un thriller psicologico ambientato nel manicomio di Saint Paul nel 1889, un luogo dove non c’è altro colore che il bianco.
Il terzo spettacolo in cartellone, dal 10 al 15 dicembre, è “Falstaff e il suo servo” di Nicola Fano e Antonio Calenda. Tratto dalle Allegre comari di Windsor, da Enrico IV e da Enrico V di William Shakespeare, ha per protagonisti Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka.
Il quarto spettacolo della rassegna – il primo del 2020 – è “Si nota all’imbrunire (solitudine da paese spopolato)” di Lucia Calamaro. In programma dal 14 al 19 gennaio, ha per protagonista Silvio Orlando. Nella casa di campagna in un villaggio spopolato, Silvio vive da solo da tre anni, felice e senza rimpiangere nulla.
La quinta proposta del Grande Teatro 2019-20 – in programma dal 28 gennaio al 2 febbraio – è “Dracula” di Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi, protagonisti Luigi Locascio e lo stesso Rubini. Tratto dal capolavoro di Bram Stoker del 1897, lo spettacolo è un viaggio notturno verso l’ignoto.
La rassegna prosegue (dal 18 al 23 febbraio) con “Jezabel”, adattamento teatrale del romanzo di Irène Némirovsky, scrittrice russoebrea fuggita da Mosca a Parigi dopo la Rivoluzione d’ottobre e morta ad Auschwitz. Ne è protagonista Elena Ghiaurov.
Sarà la volta (dal 3 all’8 marzo) di “Antigone” di Sofocle, protagonisti Sebastiano Lo Monaco e Barbara Moselli. La celebre tragedia del 442 a.C. viene proposta con musica eseguita dal vivo in spazi astratti e visionari che richiamano macerie di palazzi sventrati ed evocano scenari mediorientali di guerre che non finiscono mai.
L’ottavo e ultimo appuntamento della rassegna è (dal 17 al 22 marzo) con “Mine vaganti”, spettacolo tratto dal film di Ferzan Özpetek del 2010. Tra gli interpreti Paola Minaccioni, Francesco Pannofino, Giorgio Marchesi e Antonio Muselli.
Da lunedì 15 luglio fino al 7 ottobre è possibile rinnovare gli abbonamenti.
Foto: da sinistra dall’alto, l’assessore alla Cultura Francesca Briani, il direttore artistico del Grande Teatro, Gianpaolo Savorelli e il direttore del Teatro Stabile di Verona, Paolo Valerio; al centro la locandina del programma 2019/2020 del Nuovo; la conferenza stampa con i rappresentanti degli sponsor Unicredit e Cantina Santi.