Terremoto politico all’istituto per anziani “Casa De Battisti” di Cerea. Il presidente Gianni Sganzerla (nominato dall’ ex sindaco Paolo Marconcini) viene messo all’angolo dal suo stesso consiglio di amministrazione, ma lui non vuole prenderne atto e resta fermo sulle posizioni.
L’ex direttrice Federica Boscaro, intanto, se n’ è andata a Cologna Veneta dove ha vinto un concorso per dirigente a tempo indeterminato alla “Domenico Cardo”.
Così, attualmente, all’ Ipab di Cerea è tutto fermo, non c’è nessuno che abbia il potere almeno di firmare un atto di morte. Una paralisi in cui è precipitato l’istituto di via San Zeno denunciata dal consigliere Guido Giorgio Cavaler con una conferenza stampa, lunedì 8 luglio, by-passando il presidente Sganzerla e godendo dell’appoggio di tutto il consiglio di amministrazione.
Un Cavaler che per due ore è andato avanti come uno schiacciasassi. Lento, metodico, tono basso ma inesorabile, alla presenza di tutto il consiglio, ha prodotto con una vagonata di documenti alla mano una vera demolizione amministrativa e politica del presidente, il quale non ha nemmeno pensato di venire a far sentire la sua campana.
A questo punto, per capire meglio la storia, occorre fare qualche passo indietro. Il lento sbriciolamento del potere di Sganzerla e dell’ex direttrice Federica Boscaro è iniziato quando, a gennaio scorso, si sono dimessi, “per motivi di lavoro”, i due con- siglieri Enrico Tebon e Massimo Andreoni (anch’essi nominati da Paolo Marconcini), che il sindaco Marco Franzoni ha rimpiazzato con Andrea Manara e Guido Giorgio Cavaler.
Sembrava una normale surroga, e invece quella nomina è stata il cavallo di Troia che ha permesso al primo cittadino di espugnare la cittadella fortificata della “De Battisti” e stabilirvi nuovi equilibri, più rispondenti all’attuale maggioranza che amministra Cerea.
Il consigliere Cavaler, commercialista con grande esperienza in campo amministrativo e gestionale, ha incominciato fin da subito a scontrarsi non solo con il presidente, ma anche con la direttrice Boscaro, di fronte alla quale nessuno prima aveva osato sollevare obiezioni. Nemmeno il consiglio comunale, davanti al quale, nel maggio scorso, era stata chiamata a spiegare i problemi dell’ Ipab.
L’ultimo muro crolla quando il 22 maggio scorso la dirigente comunica ufficialmente le sue dimissioni da “dirigente a tempo determinato” e che il suo servizio sarebbe cessato il 30 giugno.
«A questo punto – spiega Cavaler – ci siamo posti il problema di come sostituirla
per il tempo necessario a indire un nuovo concorso per l’assunzione di un nuovo dirigente.
Abbiamo convocato tre consigli di amministrazione per risolvere il problema. Il primo, il 7 giugno scorso, si è risolto con un nulla di fatto. Al secondo, del 18 giugno, il presidente non ha presentato nessuna proposta, noi, invece, abbiamo proposto Alessandro De Pascali, segretario generale dei Comuni di San Giovanni Lupatoto e Salizzole, come consulente del consiglio di amministrazione».
Il presidente Sganzerla, però, ha dichiarato di «nutrire dei dubbi sulla necessità di una figura stabile di consulenza», ma non ha proposto alcuna alternativa. Poi,
però, De Pascali, dopo aver approfondito la questione dal punto di vista normativo e giuridico, ha deciso di declinare la proposta fattagli dalla Casa di Riposo di Cerea.
«A questo punto – continua sempre Cavaler – il consiglio di amministrazione, nella seduta del 27 giugno, ha deciso, con il solo voto contrario del presidente, di approvare la mia proposta di affidare l’incarico a Chiara Mella, attuale coordinatrice socio-assistenziale dell’ istituto, in qualità di facente funzioni per un periodo limitato di sei mesi, periodo nel quale l’ Istituto dovrà dar corso alla selezione di un nuovo direttore».
Il presidente Sganzerla si oppone, mentre la direttrice dà parere tecnico negativo, ma il consiglio approva lo stesso. Non è tutto. Il 2 luglio Sganzerla manda a tutti i consiglieri una nota in cui comunica «il suo rifiuto alla sottoscrizione della lettera di incarico alla dottoressa Chiara Mella, impedendo in tal modo – comunica Cavaler – l’attuazione della delibera di nomina della nuova direttrice, lasciando l’istituto privo della figura del direttore-segretario».
Seguono lo scambio di alcune lettere di fuoco tra Cavaler che diffida il presidente, il quale diffida il “suo” consiglio in un braccio di ferro che è ancora in corso.
Perché tanta ostinazione da parte di Sganzerla? Perché lui voleva una direttrice a tempo indeterminato e invece l’ amministrazione comunale è fermamente contraria. Per questo, al di là di tutto, ha già perso la sua battaglia.
«Conosco la situazione di stallo e di mancata nomina del nuovo direttore in sostituzione della dottoressa Boscaro e della frattura tra il presidente e il resto del consiglio di amministrazione, con il primo che rifiuta la nomina, i secondi che l’hanno proposta e votata, che chiedono l’attuazione della delibera – afferma il sindaco Marco Franzoni, alla fine vero attore di tutta la vicenda a cui, come dice Cavaler, bisogna dare atto del coraggio nel prendere certe decisioni -. Auspico che il presidente, anche alla luce della nota della Regione Veneto, che è soggetto vigilante e che riconosce una prima e parziale legittimità della delibera, ne dia corso immediato firmando l’ incarico.
E questo, affinché sia ripresa la normale attività amministrativa e di gestione su un servizio di fondamentale importanza, sul quale è assolutamente inammissibile che, per questioni che paiono essere solo di natura ostruzionistica, debbano rimetterci i nostri anziani».
[Il Nuovo Giornale partnership Primo Giornale] S.M.
Foto: a sinistra in alto, il consiglio d’amministrazione dell’istituto per anziani De Battisti; in basso, la sede dell’istituto a Cerea; a destra il consigliere Guido Giorgio Cavaler.