Risolto il problema delle liste elettorali non conformi, a causa del mancato rispetto della parità di genere.

La Lega ha optato per una modifica della propria lista, ripartendo da zero con la raccolta delle firme, una prova che ha visto gli esponenti del Carroccio impegnati fino a notte fonda venerdì e nuovamente in piazza ieri mattina sabato 27 aprile, per raccogliere le firme necessarie e depositarle in municipio entro le ore 12.

Colpo di scena nella prima lista Lega Salvini che per inserire la nuova candidatura femminile di Elena Borin, è stato tolto un candidato maschio, nientemeno che l’ex sindaco Roberto Andrea Rettondini.

«La scelta di fare un passo indietro è stata mia, credo sia giusto ed importante  capire quando si deve lasciare. – racconta Rettondini, che per la prima volta dopo oltre 25 anni, non concorrerà per Palazzo de’ Stefani – Lavorare dietro le quinte si ha meno gloria ma, è la forza che fa girare gli ingranaggi per ottenere il meglio nel lavoro di squadra». L’ex sindaco rimarrà, comunque, nella squadra a supporto della campagna elettorale ed è probabile un suo rientro nella politica attiva in caso di risultato elettorale positivo.

Nuova raccolta firme e nuovo candidato anche per la civica “Scelgo Legnago”, la seconda lista della Lega, esce Stefano Zanetti per far posto a Letizia Boniotto.

Scelta diversa, invece, per la terza lista di coalizione con problemi di “quote rosa”,  ossia quella che porta il nome del candidato sindaco “Lista Lorenzetti Sindaco” con capolista Roberto Danieli, concorrerà con 15 candidati e non 16, con il ritiro di Andrea Tobaldini.

Nessun cambiamento per la quarta lista Fratelli d’Italia-“Legnago Domani” guidata da Paolo Longhi che al suo interno aveva già presenti sei candidate.

«In poco più di mezza giornata abbiamo raccolto 425 firme per le liste Lega Salvini e “Scelgo Legnago”, nei tempi e nei modi previsti dalla legge. – ha dichiarato il candidato del Carroccio Graziano Lorenzetti – Tutte e quattro le liste, quindi, sono state presentate regolarmente. Abbiamo dimostrato con la tenacia e la forza del gruppo che tutto è possibile. Questa è la forza di una comunità, quella legnaghese, che crede fortemente nel cambiamento. Metteremo in campo questa tenacia anche per far ripartire Legnago. Noi ci crediamo, basta volerlo».

«Abbiamo commesso in buona fede un errore, ma ci siamo rialzati subito grazie alla forza del gruppo e della gente. – ribadisce ancora Lorenzetti – Gli avvoltoi della politica legnaghese, per colmare il loro vuoto di idee riguardo al futuro della nostra città, hanno nelle ultime ore architettato una vera e propria macchina del fango.

Con buona pace degli avvoltoi, oggi la nostra coalizione ne esce ancora più forte e unita.

Hanno divulgato delle menzogne, come quella delle tre liste che sarebbero state a rischio. Quello che rimane è la loro paura di perdere le elezioni e un tentativo becero di coprire la totale mancanza di progettualità per il futuro di Legnago».

Tutto regolare per le altre coalizioni a cominciare da quella capitanata da Toufik Riccardo Shahine con Forza Italia e le civiche “Prima Legnago” e “Viva Legnago”; di Silvio Gandini con “Legnago Futura”, “Per una Città in comune” e “LiberInsieme”; e quella di Diletta Marconcin “Legnago Chiama”.