Nella notte tra ieri e oggi, 14 e 15 aprile, i carabinieri di Minerbe della squadra del Maresciallo Bazzani sono stati sorpresi durante un servizio di pattugliamento da un’auto di grossa cilindrata che è sfrecciata davanti ai loro occhi. I militari l’hanno inseguita e hanno ordinato al conducente di fermarsi. Alla richiesta di fornire spiegazioni, gli occupanti del veicolo hanno dichiarato che stavano andando verso l’abitazione della madre di uno di loro e hanno chiesto ai carabinieri di seguirli.
L’abitazione si trovava a Bonavigo e sul posto i militari hanno visto un uomo che, scorgendo gli uomini in divisa, ha cercato di nascondersi dietro ad una siepe del giardino. Il tentativo non ha funzionato e i carabinieri lo hanno bloccato e perquisito. L’uomo è stato trovato in possesso di sei grammi e mezzo di marijuana e alle domande sul perché si trovasse in quell’abitazione non ha dato risposte convincenti. Inoltre, sulla porta della casa sono stati trovati evidenti segni di effrazione.
L’uomo fermati dai carabinieri C.A., è un cittadino del Gambia, 40 anni, che risulta residente a Vighizzolo d’Este nel padovano ed è regolare in Italia perché in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
C.A. è stato dichiarato in arresto per tentato furto ed è stato anche segnalato alla Prefettura di Verona per possesso ad uso personale di sostanze stupefacenti.
Questa mattina, l’uomo è stato portato in tribunale per la direttissima. Il giudice Claudio Prota ha convalidato l’arresto e ha condannato C.A., il quale ha patteggiato una pena di 10 mesi e 20 giorni, con una multa 300 euro, ed è stato rimesso in libertà.