Serata informativa, promossa da Mamme NoPfas Genitori Attivi Minerbe in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, mercoledi 30 gennaio ore 20.30 presso la sala Civica di Piazza IV Novembre per fare il punto della situazione sulle ultime azioni giudiziarie avviate nei nei confronti della Miteni e alle vicende relative all’inquinamento da Pfas.

La vicenda dell’inquinamento delle acque superficiali e di falda del vastissimo territorio compreso tra le province di Vicenza, Padova e Verona sembra stia volgendo al termine. Lo è perlomeno per l’azienda che ne è stata responsabile. È infatti recente la notizia della presentazione di istanza di fallimento dell’azienda di Trissino Miteni spa.

Il Consiglio di Amministrazione dell’azienda Miteni spa ha consegnato istanza di fallimento e avviato il licenziamento di tutti i dipendenti, tuttavia proseguirà le attività almeno fino alla fine di gennaio 2019. L’azienda ha infatti inviato al Prefetto di Vicenza il crono-programma che definisce i processi industriali da portare a conclusione al fine di garantire la messa in sicurezza degli impianti. Portando a conclusione le lavorazioni avviate, la Miteni potrà coprire gli stipendi dei lavoratori per i mesi di novembre e dicembre. C’è però il timore che questa decisione sia stata intrapresa per respingere la responsabilità dell’inquinamento, lasciando che siano la Regione ed i cittadini a pagarne le spese.

L’azienda ha depositato il progetto di bonifica del sito inquinato, presso le sedi di Arpav e del Comune di Trissino. Un progetto che prevede come principali fasi d’azione l’impermeabilizzazione superiore del sito, l’incapsulamento al confine con il fiume Poscola e il potenziamento delle barriere idrauliche. 

Nel frattempo, mentre gli enti coinvolti si confrontano sul da farsi, i residenti dell’area contaminata che ad ottobre 2017 avevano avviato una campagna fotografica sui social media, hanno rilanciato l’appello assieme alle Mamme No PFAS, a sportivi, artisti e personaggi dello spettacolo, come testimonial della campagna “Facce da PFAS”.