Per ora la notizia è ufficiosa, giustamente si deve attendere il protocollo delle dimissioni in Municipio, ma i consiglieri Ivan Scipioni e Daniela Bellaro, si dimetteranno dalla carica comunale. 

«Possiamo solo anticipare che ieri 21 dicembre 2018, dopo la conclusione del Consiglio Comunale delle 17.00, poche ore più tardi, sono arrivate notizie che hanno fatto sì che il gruppo Consiliare prendesse questa decisione, per fatti che si sono verificati la mattina dello stesso giorno». – questo quanto comunicato tramite la pagina social Gazzo Veronese Futura.

«Abbiamo ritenuto di prendere le distanze da questa Amministrazione in quanto non riteniamo ci siano le condizioni per continuare. – afferma telefonicamente Ivan Scipioni – Visto e considerato che siamo a conoscenza per vie non ufficiali che la Corte dei Conti ha intimato al Sindaco di procedere al pagamento delle somme dovute all’Ente Comunale. Cosa che comunque era già nell’aria da tempo.

La risposta del Ministero dell’Interno, arrivata dopo tantissimo tempo, e da me sollecita tramite l’Onorevole Francesca Businarolo (M5S), ha forse dato un’accelerata maggiore.

Documenti non ne abbiamo visti. In Consiglio non si è discusso nulla in quanto si doveva configurare la litis pendentis con la consegna della notifica. 

Io ho saputo questo per vie non ufficiali ieri sera alle ore 20.15».

«Nessun ultimatum – risponde il sindaco Stefano Negrini – è arrivato un invito per l’udienza a Venezia il 16 gennaio 2019; la cifra in questione è 296mila euro. Inizia ora un’iter burocratico, vedremo se è quanto verrà intimato o ordinato di pagare. La strada non è né corta né facile. Considerando poi il dilazionamento fatto alla Lega ci saranno prospettive più attenuate, tra l’altro, sarà trattenuto anche il quinto della mia indennità. 

Sulle dimissioni che dire. C’è modo e modo per affrontare i problemi anche grandi, affrontarli o scappare lavandosene le mani; io li ho sempre e sempre li affronterò mettendoci la faccia e lavorando sodo per il mio Comune, nell’interesse dei miei cittadini».