«L’obiettivo che mi propongo è valorizzare le eccellenze presenti in ogni singolo ospedale Veronese e attuare il piano degli Ospedali di comunità che il territorio attende da tempo. Poi, chiaramente, essendo espressione del Basso Veronese, intendo salvaguardare e valorizzare l’ospedale per acuti di Legnago, unica realtà del genere a servizio di una vasta area che va dal Mantovano al Polesine, al Padovano comprendendo tutta la Pianura Veronese».
Ha le idee chiare Flavio Pasini, sindaco di Nogara e dal 9 novembre primo presidente dell’Ulss 9 Scaligera che ha riunito da un anno le ex Ulss20, 21 e 22.
«Quello che fa ben sperare è l’unità di intenti nata con i presidenti degli altri due distretti dell’Ulss 9, Gabriella Manzato e Stefano Bertacco, con il direttore amministrativo Raffaele Grottola e con il direttore del Cerris, Maurizio Faccincani – sottolinea subito Pasini -. E la mia elezione dimostra che il Basso Veronese, quando corre unito, è in grado di esprimere personalità e far valere la sua voce a Verona».
Tra gli obiettivi che si è dato il neo presidente Pasini, al primo posto c’è la rivendicazione e valorizzazione delle eccellenze esitenti nella sanità veronese. «Dall’azienda ospedaliera di Verona agli ospedali pubblici di Legnago, Bussolengo, Villafranca e San Bonifacio, ai privati convenzionati di Negrar e Peschiera, abbiamo tante realtà e specializzazioni d’eccellenza che vanno valorizzate.
Dobbiamo uscire dalla logica che tutti gli ospedali siano in grado di fare tutto. La vera evolu zione è riuscire ad integrare tra di loro le varie realtà esistenti, creare sinergie e collaborazioni, ragionare finalmente come una sola Ulss ed unire tutta l’offerta sanitaria per dare ai cittadini quelle risposte che cercano nelle strutture ospedaliere – afferma il neo presidente -. Quello che auspico è che la qualità della sanità pubblica sia al livello o superiore a quella del privato».
Nel progetto del nuovo presidente vi è poi lo sviluppo degli ospedali di comunità previsti a Bovolone come a Nogara, a Bussolengo come a Zevio e Valeggio.
«A Bovolone il servizio è in fase di decollo con 24 posti letto e sarà per noi un test di prova del servizio che poi dovrebbe venir esteso, come da programma regionale, partendo da Nogara e Bussolengo – dice Pasini -. Secondo me, l’ ospedale di comunità deve essere fuori dai centri per acuti visto che è stato pensato proprio come sistema per togliere le non emergenze dagli ospedali. Su questo, però, non sono ancora chiare le scelte regionali».
«Ora, subito, quello che possiamo fare è dar vita ad una mappa della sanità veronese, identificandone le eccellenze e valorizzandole creando delle specializzazioni che siano da riferimento a livello provinciale», conclude Pasini.
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il sindaco di Nogara, Flavio Pasini, eletto presidente dell’Ulss 9. A sinistra, l’ospedale “Mater Salutis” di Legnago