C’è una data da segnare in rosso sul calendario di ogni appassionato di ciclismo: domenica 27 aprile. Torna infatti una delle corse più longeve e affascinanti del panorama italiano under 23: la Vicenza–Bionde, giunta alla sua 81ª edizione. Un evento che è molto più di una semplice gara: è tradizione, spettacolo, emozione, fatica, e soprattutto un trampolino di lancio per giovani talenti.

Organizzata dalla storica U.S. Bionde, la corsa attraversa come ogni anno le strade delle province di Verona e Vicenza, portando con sé un mix perfetto di sport e territorio. Oltre 180 atleti al via, suddivisi in 30 squadre, tra cui tre team stranieri provenienti da Spagna, Israele e Svizzera, pronti a contendersi un trofeo che, nel tempo, ha visto nascere futuri campioni.

Partenza da favola a Soave, il gioiello medievale dell’est veronese, che per il secondo anno consecutivo ospita il via ufficiale della corsa. Un luogo ormai diventato simbolo del ciclismo italiano: nel 2024 ha già visto sfilare la Veneto Classic e il Giro del Veneto, e nel 2025 sarà protagonista anche del Giro d’Italia, con una tappa che scatterà proprio da qui il 23 maggio.

Dopo aver lasciato la cinta muraria e il suggestivo castello scaligero, il gruppo affronterà subito un banco di prova impegnativo: la salita del monte Tabor verso Illasi, uno strappo che potrebbe già decidere le sorti della corsa. Qui resistenza e preparazione faranno la differenza, in un tratto capace di selezionare i veri protagonisti della giornata.

La fatica della salita sarà però ripagata da una discesa mozzafiato verso Caldiero, per poi lanciarsi a tutta velocità nella pianura veronese, attraversando Zevio, Palù, Oppeano e Bovolone, fino a raggiungere Bionde di Salizzole. Qui il gran finale: otto giri di circuito per un totale di 164,2 chilometri, pronti a incoronare il vincitore.

La presentazione ufficiale dell’evento si è svolta oggi, sabato, all’interno del Palazzo del Capitano, sede municipale di Soave. Alla presenza delle autorità locali, degli organizzatori e dei rappresentanti del mondo ciclistico, è stato svelato nel dettaglio il percorso e il programma della giornata, confermando ancora una volta il ruolo centrale di Soave nella valorizzazione dello sport e del territorio.

Ma non è solo sport: è anche promozione del territorio, cultura del ciclismo, passione pura. Lo ricorda con orgoglio Filippo Scipioni, presidente della U.S. Bionde:

«Siamo fieri di offrire a tanti giovani un tracciato vario, tecnico ed emozionante. La nostra società, attiva dal 1945, ha sempre avuto a cuore la crescita dei ragazzi, e la Vicenza–Bionde è ormai un punto fermo del calendario under 23».

Sulla stessa linea anche il sindaco di Soave, Matteo Pressi, che sottolinea il valore turistico e sociale dell’evento:

«Ogni anno la manifestazione porta a Soave più di mille persone, molte delle quali arrivano da fuori regione o dall’estero. È una vetrina straordinaria per il nostro borgo, ma anche un’occasione per condividere una passione che unisce generazioni».

L’appuntamento è quindi fissato: domenica 27 aprile, alle ore 14.00, sotto la Porta Aquila nel centro storico di Soave. Da lì partirà una nuova avventura a due ruote, una nuova pagina da scrivere in questo affascinante romanzo sportivo che, da 81 edizioni, continua a far sognare.

 

 

Foto: a sinistra, la locandina dell’evento; a destra, Filippo Scipioni, presidente della U.S. Bionde e il sindaco di Soave, Matteo Pressi durante là presentazioni di oggi in Comune.

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