Da ieri, lunedì 18 marzo, cittadini, turisti e pendolari potranno viaggiare tra Verona e Rovigo a bordo di treni ibridi, capaci di combinare l’energia elettrica con il motore diesel. Questi convogli innovativi permettono di ridurre le emissioni di CO₂ e il rumore, funzionando a gasolio durante il tragitto e passando alla modalità elettrica in prossimità delle stazioni. La nuova tecnologia è particolarmente adatta per le linee non ancora elettrificate, come la Rovigo-Verona e la Chioggia-Rovigo.
L’iniziativa rientra nel programma regionale di messa in sicurezza e riqualificazione infrastrutturale, volto a migliorare l’efficienza, la sostenibilità e l’intermodalità del servizio ferroviario. Inoltre, a partire da luglio 2025, entrerà in funzione il “Treno del Mare”, che collegherà Verona e Rovigo alle località balneari di Rosolina e Chioggia, valorizzando ulteriormente i collegamenti tra le città d’arte e il suggestivo territorio del Delta del Po.
Durante il viaggio inaugurale, la Vicepresidente del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha sottolineato l’importanza di questa innovazione: «Il nuovo convoglio Stadler, modello ‘Flirt DMU ibrido’, a trazione diesel con batterie di accumulo, dispone di 326 posti ed è stato acquistato da Infrastrutture Venete con fondi regionali.
Il treno è stato consegnato a Trenitalia lo scorso 28 febbraio, insieme ad altri cinque convogli (un altro ibrido, tre Pop e un Rock), nel corso di una cerimonia con il Presidente Zaia.
Questi mezzi sono costruiti con oltre il 93% di materiali riciclabili e dispongono di pedane mobili per garantire accessibilità alle persone a ridotta mobilità, oltre a posti dedicati per le biciclette.
Con questa introduzione, la Regione continua a investire in un trasporto ferroviario sempre più sostenibile ed efficiente, rispondendo concretamente alle esigenze dei cittadini e dell’ambiente».
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