Ieri mattina, sabato 8 marzo 2025, alle 11:30, si è svolto un presidio davanti all’ex Ospedale di Isola della Scala organizzato dal Comitato per l’Ospedale di Isola della Scala, con la partecipazione di numerose associazioni locali tra cui AIDO, AVIS, Diabetici, FEVOSS, GRIDA, Pensionati, Piccola Fraternità, Cooperativa La Scintilla, Centro NOI e il Gruppo Alpini.

L’obiettivo della manifestazione è stato chiaro fin da subito: richiamare l’attenzione della Regione Veneto sull’attuazione delle schede ospedaliere regionali del 2019 (DGR n. 614/2019) e chiedere a gran voce il ripristino dei servizi sanitari essenziali per la comunità.

I cittadini di Isola della Scala e dei comuni limitrofi, presenti in gran numero, hanno ribadito le loro richieste:
• Attivazione del Punto di Primo Intervento h24 con automedica;
• Fine dei tagli ai servizi ambulatoriali e sanitari territoriali;
• Ripristino degli ambulatori soppressi e nuovi investimenti per garantirne il mantenimento;
• Piena efficienza del servizio di radiologia.

A farsi portavoce delle istanze del comitato ieri mattina è stata Maddalena Salgarelli, consigliera comunale di minoranza, che ha sottolineato come l’evento non fosse solo una protesta, ma un appello concreto e condiviso per il diritto alla salute. «Questa comunità si sente abbandonata — ha dichiarato Salgarelli —. Da anni chiediamo l’attuazione delle schede ospedaliere regionali, ma nel frattempo, le persone sono costrette a viaggiare per chilometri per visite ed esami, e nelle emergenze ogni minuto perso può costare caro.»

Alla manifestazione era presente anche Anna Maria Bigon, Consigliera regionale e vicepresidente della Commissione Sanità e Sociale del Veneto, che ha voluto manifestare la sua vicinanza alla causa, riconoscendo l’urgenza di risposte concrete da parte delle istituzioni.

Un episodio ha però scaldato gli animi a fine evento: il sindaco Luigi Mirandola, pur non invitato ufficialmente, ha chiesto di prendere la parola, ma la sua richiesta è stata respinta da Salgarelli, creando un momento di tensione.

La situazione dell’ex ospedale di Isola della Scala, che avrebbe dovuto mantenere alcuni servizi fondamentali — compreso un reparto di lungodegenza — dopo la riforma sanitaria regionale del 2013, resta una ferita aperta per la comunità. Oggi, i cittadini hanno ribadito che non intendono restare in silenzio, chiedendo all’Ulss di rispettare le promesse fatte e di attivare finalmente i servizi previsti dalle schede ospedaliere del 2019.

Il presidio, molto partecipato, si è concluso con l’impegno del comitato e delle associazioni a proseguire la mobilitazione finché le richieste non saranno ascoltate.

Vedi il video del presidio con le interviste  a Salgarelli, Bigon e Mirandola.

 


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