Il sindaco di San Bonifacio Fulvio Soave ha preso le distanze dalle affermazioni del consigliere comunale Maicol Faccini nei confronti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
«A nome mio e dell’Amministrazione comunale di San Bonifacio – ha dichiarato Soave – esprimo con fermezza la nostra distanza dalle parole del consigliere Faccini. Il Capo dello Stato è il rappresentante di tutti i cittadini e, come ha sottolineato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, attaccarlo significa offendere l’intera Nazione.
Ho più volte ribadito, anche direttamente al consigliere Faccini, che non fa parte della maggioranza, l’importanza di utilizzare un linguaggio consono al ruolo istituzionale ricoperto, nel pieno rispetto delle istituzioni».
Le dichiarazioni di Faccini
La polemica è nata in seguito a un post pubblicato da Faccini su Facebook, in cui ha commentato in modo offensivo un passaggio del discorso tenuto dal Presidente Mattarella all’Università di Marsiglia il 5 febbraio. Nel suo intervento, Mattarella aveva paragonato l’attuale aggressione russa all’Ucraina alle guerre di conquista del Terzo Reich, suscitando reazioni da Mosca e anche in Italia.
Tra i critici delle parole del Capo dello Stato, oltre al consigliere regionale Stefano Valdegamberi che ha ipotizza che il Presidente sia stato «in buona fede vittima di quella propaganda in Europa evidenziata da J.D. Vance», diversamente si è distinto Faccini, esponente di Forza Nuova e membro del gruppo “Salviamo San Bonifacio”.
Sul suo profilo social, ha attaccato Mattarella scrivendo: «Sei il solito piccolo omino! Non mi rappresenti e mai sarai il mio Presidente. Averne di Putin in Italia», accompagnando il post con le bandiere italiana e russa.
Le sue dichiarazioni hanno scatenato numerose polemiche, spingendo il sindaco Soave a prendere una posizione netta per tutelare l’immagine dell’Amministrazione comunale e ribadire il rispetto dovuto alle istituzioni.
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