La Dea dell’amore, catapultata nella Parigi dei mortali per vivere finalmente nell’imperfezione dell’umano, è in arrivo al Teatro Salieri di Legnago venerdì 20 dicembre, ore 20:45. Lo spettacolo Venere Nemica rileggerà il celebre mito di Apuleio “Amore e Psiche” avvicinandolo ai sentimenti contemporanei.

Nei panni dell’antica divinità, l’ironica ed elegante Drusilla Foer, per declinare alcuni grandi temi odierni: dalla competizione tra suocera e nuora allo sfiorire della bellezza, la possessività materna, fino al conflitto secolare che contrappone uomini e Dei.

In Venere Nemica, Foer è accompagnata da una misteriosa e inseparabile cameriera, Elena Talenti, e da un ensamble musicale: ne risulta un repertorio inaspettato, intenso e crudele, a tratti musical, che intreccia narrazione, poesia e musica, sempre mantenendo un perfetto equilibrio tra commedia e tragedia.

Scesa dall’Olimpo nella Parigi contemporanea, Venere si ritrova a vivere per la prima volta le debolezze umane come la moda e il lusso, «Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega». Ma proprio quando si sta abituando ai piaceri della mortalità, la divinità ripiomba nel passato: nella storia di un figlio ingrato e disobbediente e di una nuora nemica, sulla quale riversa tutto il suo rancore di Dea frustrata e madre tradita. È la storia di Psiche, una bellissima mortale, talmente tanto bella da suscitare la collera di Venere che chiede al figlio Amore di punirla facendola innamorare di un mostro. Mentre sta per colpire la fanciulla, la freccia finisce accidentalmente sul piede del nume stesso, che si innamora perdutamente della ragazza. Amore però, dopo aver trascorso la notte con lei, la avverte che anche in futuro i loro incontri sarebbero avvenuti sempre al buio, e che la ragazza non avrebbe mai dovuto cercare di vederlo né conoscerne il nome.
Passano i giorni e Psiche, spinta dalle sorelle invidiose, decide di illuminare il volto dell’amato per scoprirne l’identità, tradendo la promessa fatta.
Così Amore, ferito e in fuga dall’amata, torna dalla madre per curare le ferite. Ma se Venere in passato invidiava teneramente la mortalità degli umani, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni ed esperienze, ora si ritrova a provare forti sentimenti come l’odio.
E nel paradosso feroce e dolcissimo della vita che non risparmia nessuno, nemmeno gli Dei, Venere prova per la prima volta anche un amore infinito e incondizionato per il figlio, «Io che sono sempre stata la mia sola priorità».

Drusilla Foer, alter ego di Gianluca Gori, è cantante, attrice, scrittrice e drammaturga. Negli anni ha acquisito talmente successo da richiedere una sua biografia, completamente inventata e scollegata da Gori. Foer è una nobildonna progressista, icona di stile nata in un’epoca imprecisata da una famiglia benestante di Siena. Durante l’infanzia vive a Cuba, e poi da adulta a New York, dove gestisce un negozio di abiti usati. Sempre in America diventa famosa grazie al teatro, si sposa con un ex pugile texano dal quale divorzia e si risposa, questa volta a Bruxelles, con un industriale belga. Rimasta vedova, continua a farsi chiamare con il cognome del marito e torna in Italia, a Firenze, dove vive insieme alla governante Ornella.

Il personaggio di Drusilla Foer viene lanciato su YouTube nel 2011 e conquista rapidamente il seguito del pubblico, lavorando principalmente sul web e nei teatri. Dopo i primi lavori ad inizio anni ‘10, Foer torna sullo schermo nel 2020 con ruoli nelle serie tv, come L’ultima de’ Medici, o programmi, tra i quali StraFactor e La Repubblica delle Donne. Nel 2019 tiene una conferenza TED e fa da co-conduttrice alla terza serata del 72º Festival di Sanremo. Qualche anno dopo presenta i David di Donatello.

 

 

 

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