Il Museo della Musica, precedentemente ospitato nella Villa “Il Cancello” di Villafontana, ha ora una nuova sede ad Asparetto di Cerea, all’interno dello stabile “La Corte degli Artigiani”. L’iniziativa era stata fortemente voluta da Alfio Cantarella, noto batterista e fondatore storico dell’Equipe 84.
«Nel marzo del 2015, Alfio mi presentò questo progetto in un bar a Isola della Scala. Seduti in quel caffè, parafrasando una sua canzone, “29 settembre”, mi spiegò l’idea di creare un Museo della Musica dedicato agli artisti che aveva incontrato nel corso della sua carriera», – racconta Claudio Bertolini, storica voce dei Ricki e le Perle. «Mi disse: “Claudio, prima di “andarmene” voglio che sia istituito un Museo della Musica”.
Questo museo avrebbe dovuto includere gigantografie, dischi, abbigliamento e altro di cantanti e complessi che hanno segnato la storia della musica italiana negli anni ’60 e ’70. Inoltre, si pensava a un’accademia per la musica, a una sala proiezione per filmati d’epoca e a una sala prove, il tutto rivolto alla conoscenza dei giovani, affinché rimanesse una traccia dei quegli anni. Gli dissi che avrei fatto il possibile per ottenere il supporto dell’Amministrazione di Bovolone per realizzarlo».
L’Amministrazione di Emilietto Mirandola rispose prontamente, incaricando il consigliere Roberto Vivan di dedicarsi alle pratiche burocratiche e alla ricerca della nuova sede. Il 28 maggio 2016, nella Villa Cancello a Villafontana, il progetto fu presentato ufficialmente alla stampa e alle autorità, alla presenza di Alfio Cantarella.
Col passare del tempo, il progetto subì un arresto, prima a causa di questioni burocratiche, poi dalla pandemia e infine dalla salute dell’artista. Tuttavia, si riuscirono a organizzare eventi benefico-musicali nel parco della villa, come quello con Mal dei Primitives, in occasione del quale il Museo fu intitolato ad Alfio Cantarella. Anche rassegne musicali come il “Contest di Verona Beat” videro la partecipazione di gruppi come i Corvi e Gian Pieretti.
Dopo alcuni anni, il cambio dell’amministrazione comunale portò alla disattivazione del progetto. «È stato un vero peccato», afferma ancora oggi Roberto Vivan, ex consigliere e attuale presidente dell’Associazione Amici Museo della Musica Villafontana, il gruppo fu creato nel 2023 per gestire il Museo. «Nonostante l’investimento economico per ristrutturare alcune aree della villa e acquisire strutture, dischi e jukebox, non si era compreso l’importanza didattica di questo Museo per i giovani, le scuole e le università. Pensiamo che potesse diventare un luogo dove apprendere usi, costumi e la musica del periodo del boom economico, oltre a fungere da sala prove e accademia musicale per i giovani. Certo, era un progetto ambizioso e costoso, ma sarebbe stato un investimento significativo per le nuove generazioni. Tuttavia, la nostra Associazione continuerà a esistere e a promuovere il Museo, anche se non è più a Bovolone. Siamo grati a Elena Merlin per averci offerto uno spazio ad Asparetto di Cerea, dove potremo continuare a raccontare la storia della nostra musica e delle esperienze vissute dai nostri padri e nonni, all’epoca in cui ascoltavamo i Beatles e i Rolling Stones».
Foto di copertina: a sinistra, l’entrata del Museo ad Asparetto di Cerea presso “La Corte degli Artigiani; a destra , Alfio Cantarella e la targa all’ingresso del Museo.
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