Era in programma ieri, domenica 27 ottobre, la visita culturale presso la Fondazione del Museo Fioroni e il convegno “Passione e Tradizione di un Territorio in Cucina” tenutosi al Centro Archeologico Ambientale di Legnago.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Consorzio Tutela Radicchio di Verona IGP, presieduto da Cristiana Furiani, e l’Associazione Pro Loco Carpanea di Casaleone con Enrica Claudia De Fanti delegata del progetto. L’iniziativa, in sinergia con l’Assessorato al Turismo del Comune di Legnago, mirava a promuovere un turismo enogastronomico di eccellenza del territorio dedicato al Pellegrino in vista dell’anno giubilare 2025.

Ma l’evento clou è stata la competizione al Castello Bevilacqua, della 24^ edizione del Radicchio d’Argento che quest’anno ha visto protagonisti quattro giovani cuochi che si sono distinti nel triennio 2022/2024, supportati da chef esperti.
L’obiettivo? Creare una nuova ricetta utilizzando il radicchio di Verona come ingrediente principale per il “Piatto del Pellegrino”, presentato in quattro portate: antipasto, primo, secondo e dolce.

Chef e assistenti ai fornelli hanno dato il massimo per conquistare il riconoscimento, sotto lo scrutinio di una giuria tecnica composta da cinque giornalisti del settore enoturistico e da esperti operatori del gusto, in totale nove membri. Anche la giuria popolare, composta da più di 120 commensali invitati, tra politici, presidenti di associazioni, ristoratori e giornalisti, ha avuto il suo  ruolo.

 

Questi i premiati del 24° Concorso Radicchio d’Argento

Valentino Spada e Davide Fiorio: 1° Premio della Giuria Tecnica e Giuria Popolare. Fiorio, è anche presidente dell’Associazione Cuochi Scaligeri e chef del Caffè Ristorante Dante di Verona, i due hanno presentato un dessert semifreddo al radicchio con recioto della Valpolicella e salsa al fondente. Altri piatti firmati Fiorio e Spada sono stati il Risotto al radicchio, recioto e Monte Ubriaco.

Loris Rigoni, Carlo Buffo e Mida Muzzolon: Targa “Piatto Giubileo 2025 – sulle vie consolari d’Europa”. Mida Muzzolon è presidente dell’Associazione Cuochi Veronesi e chef del Ristorante La Tenuta San Martino di Legnago. Il piatto proposto è stato un Antipasto Galà del Radicchio Veronese, con brise ripiena di patata acida, radicchio crudo all’olio di sesamo e sfera croccante di fegatini, accompagnato da Merlot e melograno.

Enrico Buffo del Ristorante Osteria Bo Buffo di Cerea ha ottenuto la Targa per il “Piatto del Pellegrino”, realizzato con farina di riso, radicchio, formaggio Opera e taralli sbriciolati.

Angelo Insogna ha ricevuto il Diploma di Merito per il Piatto Nuova Proposta: lo Gnocco purpureo al radicchio.

Gessica Tomelleri, dell’Antica Hostaria da Mindon a Santa Teresa in Valle di Cerea, ha ricevuto un riconoscimento con Diploma di Merito per il Piatto Zuppa del Brigante.

«Tutti i piatti presentati oggi – ha commentato Cristiana Furiani presidente del Consorzio Tutela Radicchio di Verona IGP – erano buonissimi. I cuochi sono stati bravi nel valorizzare il radicchio, è importante arrivare al consumatore finale facendo conoscere questo prodotto e facendo soprattutto capire quanto questa eccellenza gastronomica sia versatile in cucina, dall’antipasto al dolce, il radicchio di Verona IGP è buono in tutti i modi oltre che ad essere un prodotto che fa benissimo alla nostra salute, ricco di antociani e vitamina C è un prodotto che è in cucina si può usare in mille modi.
Quindi – conclude la presidente – sono felicissima di questo concorso, spero ce ne saranno tanti altri e mi raccomando, soprattutto quando cercate un prodotto di qualità, cercate il radicchio IGP, una eccellenza del nostro territorio».

 


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