La 26esima edizione della Fiera della Polenta è iniziata con molte novità, offrendo un menù ancora più ricco e variegato rispetto alle precedenti edizioni.

Sebbene l’offerta culinaria si sia ampliata, il fondamento rimane sempre la stessa: la polenta autoctona di Vigasio, un prodotto nato dalla lavorazione del mais che esprime al meglio le proprie qualità nei terreni locali. Le cucine della manifestazione combinano questa polenta con successo a carni, pesce, funghi, legumi e formaggi.

«Questo cereale, introdotto secoli fa dall’America, ha trovato la sua collocazione ideale nei nostri campi fin dai suoi inizi», spiega l’imprenditore agricolo Matteo Leoni, consigliere comunale e membro locale di Coldiretti. «Ciò è dovuto al nostro suolo agricolo, ricco di humus e di medio impasto, che presenta un equilibrio di sabbia, limo e argilla, senza predominanza di un elemento sull’altro, condizioni che favoriscono le coltivazioni. Questo ha permesso ai nostri agricoltori di scoprire fin da subito il potenziale, sia quantitativo che qualitativo, del mais».

Matteo Leoni continua: «I nostri agricoltori non hanno abbandonato completamente la coltivazione di varietà antiche di mais. Più di dieci anni fa, alcune aziende hanno riscoperto sementi quasi dimenticate e, a seguito di un attento lavoro di selezione, inizialmente partendo da una decina di varietà e riducendole a tre, hanno creato un seme “autoctono” con tutte le qualità organolettiche ideali per una farina destinata al consumo umano».

Questa varietà di mais è ancora coltivata nei terreni di Vigasio, producendo ottimi risultati, con rese di 9/10 tonnellate per ettaro.

«Il prodotto viene lavorato e confezionato sempre in loco da La Veronese-Molino e Riseria Martini. Durante la Fiera della Polenta, la farina viene cucinata e servita ai nostri ospiti», afferma Umberto Panarotto, presidente dell’associazione Vigasio Eventi, organizzatrice della manifestazione. Sottolineando che «il successo della nostra Fiera dipende dall’offerta di un prodotto unico, che racchiude le migliori qualità di un mais coltivato a Vigasio, seguendo le moderne pratiche agronomiche, ma rispettando le tradizioni agricole passate che rappresentano i nostri valori e la nostra cultura».

La resa in tavola, conclude Umberto Panarotto, «è ineguagliabile. I visitatori della Fiera della Polenta possono gustare un prodotto che conserva i sapori e gli aromi della nostra terra, tradizionale e autentico».

Nei pressi delle casse, è già in vendita la polenta autoctona appena macinata, quella stessa utilizzata per la preparazione dei piatti.

 

Foto: a sinistra dall’alto, Matteo Leoni, consigliere comunale e membro locale di Coldiretti e Umberto Panarotto, presidente dell’associazione Vigasio Eventi.

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