Da alcune settimane, il sindaco di Legnago Paolo Longhi ha avviato una campagna personale contro il degrado e la microcriminalità nella città del Salieri, ispirata alla “tolleranza zero” dell’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani.
Dopo il rafforzamento del pattugliamento notturno da parte della Polizia Locale, la chiusura anticipata di alcuni locali pubblici rumorosi in Viale dei Caduti, e l’installazione di telecamere nelle aree di sosta sulla Transpolesana per combattere l’abbandono dei rifiuti, l’azione di Longhi si fa più incisiva: «Chi danneggia, sporca o mostra mancanza di rispetto per la nostra città e per i cittadini deve sapere che questa Amministrazione comunale adotta la “tolleranza zero”».
Questo vale anche per i ragazzi che nei giorni scorsi, ripresi dai video, hanno deturpato il campetto da basket delle ex scuole Frattini, e per i quali è scattata la denuncia-querela.
Ora, il Sindaco Giustiziere ha emesso una direttiva indirizzata ai proprietari di immobili commerciali sfitti, abbandonati o in stato di degrado.
“A partire dal primo novembre – avverte Longhi – e fino al 7 gennaio 2025, i proprietari di locali commerciali e di servizio nel Centro Storico e nel quartiere di Porto saranno tenuti a mantenere pulite le saracinesche, rimuovendo rifiuti e oggetti accumulati sia all’interno degli immobili che nell’intercapedine tra serrande e vetrine.
Inoltre, dovranno garantire la pulizia delle vetrine e degli spazi commerciali vuoti visibili dalle strade, e, se necessario, oscurare le vetrine.
Le vetrine devono essere prive di messaggi pubblici non autorizzati, affissioni e avvisi, anche se provenienti da terzi, fatta eccezione per le comunicazioni di trasferimento, vendita o affitto degli spazi, opportunamente autorizzate.
Si richiede inoltre la rimozione o la copertura adeguata di cavi, sistemi vari, centraline e nicchie dei contatori di acqua, elettricità o telefonia dismessi o non conformi alle norme di sicurezza.
Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative comprese tra i 25 e i 500 euro, oltre all’immediata pulizia delle vetrine chiuse”.
«Pur consapevole delle attuali difficoltà di alcuni settori commerciali – dichiara Longhi – è nostro dovere primario custodire il decoro, l’igiene e la cura della città, garantendo anche la fruibilità del territorio da parte dei cittadini, in particolare per rispetto verso quegli esercenti che quotidianamente contribuiscono alla vitalità della nostra comunità».
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