Cinque sono i nominativi proposti per la Fondazione Cariverona dal sindaco di Legnago, Paolo Longhi, che sono stati inviati alla Fondazione di via Forti, presieduta dall’imprenditore legnaghese Bruno Giordano.
Il presidente avrà il compito di selezionare il candidato che più si allinea ai profili richiesti per ricoprire il ruolo di rappresentante del Comune di Legnago all’interno della Fondazione Cariverona. Un incarico precedentemente ricoperto anche dallo stesso Giordano durante il mandato del sindaco Graziano Lorenzetti.

Alla Fondazione è stato, quindi, presentato il curriculum dei seguenti candidati:

Cristiana Furiani: imprenditrice 54enne, fondatrice e direttrice della Geofur di San Vito di Legnago, specializzata nella produzione e commercializzazione del radicchio di Verona IGP, nonché presidente del relativo Consorzio di tutela.

Maria Carlesi: 45enne imprenditrice nel settore del recupero dei metalli, amministratrice unica di Ecoricicli Metalli a San Pietro di Legnago, vicepresidente di Confimi Industria Veneto e Confimi Apindustria Verona, laureata in Discipline Economiche e Sociali.

Silvia Baraldi: 46enne, assessore alla Cultura nell’ex Giunta Scapin e ex consigliere comunale di Legnago Futura, consulente aziendale laureata in Scienze dell’Educazione, nonché vicepresidente del Comitato permanente per l’uguaglianza di genere presso il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa a Bruxelles.

Nicola Negri: 47enne, ex assessore alle Attività Economiche nella giunta di Roberto Rettondini, attualmente consulente finanziario per Fineco a Bovolone.

Nicola Francesco Renoffio: 59enne, ingegnere elettronico e socio della Giordano Controls di Villa Bartolomea.

«Ho potuto vedere i cinque nomi», – afferma il presidente, in vacanza a Cortina – «Devo dire che conosco personalmente tutti, più o meno, e con alcuni ho avuto ottime collaborazioni. Dalla mia entrata in Fondazione ho sempre sostenuto che nel consiglio è essenziale includere figure femminili e i tre nomi presenti nella cinquina rappresentano imprenditrici e professioniste di elevato profilo. Tuttavia, sarà importante valutare come il loro percorso si allinei con le esigenze della Fondazione. Attualmente, stiamo prestando particolare attenzione allo spirito imprenditoriale e all’esperienza nel settore delle energie rinnovabili, settore in cui la Fondazione sta investendo e continuerà a farlo nei prossimi anni».

«Sarà anche importante verificare», – aggiunge Giordano – «le compatibilità di questi profili con l’incarico in Fondazione, poiché lo statuto prevede che i candidati non abbiano ricoperto ruoli politici negli ultimi due anni. Questa è una regola consolidata, ma l’ultima parola spetterà comunque al Consiglio».

È improbabile che il direttivo di Fondazione Cariverona richieda ulteriori nominativi, in mancanza di alcune competenze nell’attuale cinquina proposta, anche se questa richiesta ultimamente è avvenuta, per esempio, con le provincie di Vicenza, Mantova e Belluno.
Ora la valutazione dei profili passerà al Consiglio generale, che si riunirà nella seduta in programma per venerdì 25 ottobre. In quella occasione, il presidente non avrà diritto di voto, ma il suo parere sarà comunque determinante.

Foto: da destra, il presidente di Fondazione Cariverona Bruno Giordano; la sede della Fondazione in via Forti 3 a Verona; i candidati, dall’alto, Maria Carlesi, Cristiana Furiani, Silvia Baraldi, Nicola Francesco Renoffio e Nicola Negri.

 

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