«Le informazioni che ho ricevuto dal consiglio d’amministrazione non mi tranquillizzano affatto. Al contrario, ho molte perplessità su come sia stata gestita la situazione e sul fatto che sia stato “costretto” Federico Melotto e altri consiglieri a dimettersi. Avrei voluto che il presidente Melotto rimanesse in carica fino alla naturale scadenza nel 2025 insieme al consiglio attuale, dopodiché si sarebbe potuta rivalutare la sua composizione – questo è il commento di Bruno Giordano, presidente della Fondazione Cariverona, che come si sa è anche la cassaforte finanziaria del teatro cittadino.
Giordano ha aggiunto: «Sono preoccupato dal fatto che il sindaco Longhi non abbia la possibilità di governare con piena autonomia decisionale, considerando i risultati di questa sua prima decisione».
Parole dure che lasciano intuire quanto la situazione sia complicata in questo momento per la governance del Teatro Salieri, dovuta anche a pressioni esterne.

Tornando indietro, tutto è iniziato lunedì scorso, 8 luglio, quando il Consiglio di Indirizzo del Teatro Salieri, composto da Ester Bonfante, Elena Steccanella, Roberto Rettondini, Federica Bettini, Stefano Negrini, Pio Salvatore e Federico Melotto, si è riunito per approvare la nuova stagione teatrale Salieriana 2024-2025. Durante la riunione erano presenti anche il sindaco di Legnago e l’assessore alla Cultura Gianluca Cavedo. Paolo Longhi ha ringraziato il consiglio e il presidente Melotto per l’eccellente lavoro svolto, ma ha comunicato che la nuova amministrazione intendeva cambiare la composizione del Consiglio di Indirizzo e un nuovo presidente per il Teatro Salieri.

Il giorno successivo sono arrivate le dimissioni di Ester Bonfante e Federica Bettini, nominate dal Comune, seguite da quelle di Pio Salvatore. Ieri, venerdì 12 luglio, sono state presentate le dimissioni puntuali del presidente Federico Melotto. Sono attese anche la dimissioni di Elena Steccanella Riello.

Il presidente Melotto ha affermato: «Avevo già dichiarato in passato che senza una riconferma esplicita avrei rimesso il mandato anticipatamente nel momento in cui si sarebbe insediata una nuova amministrazione a Palazzo de’ Stefani, indipendentemente da chi fosse stata e così mi è sembrato giusto fare».

Longhi, ridimensionando gli stati d’animo eccessivi, ha ringraziato tutti per il lavoro svolto e ha sottolineato che è un gesto significativo rimettere il proprio incarico nelle mani del nuovo Sindaco, come avviene in una democrazia matura ogni volta che c’è un cambio di amministrazione, secondo le norme che regolamentano le indicazioni del Sindaco negli enti.

L’anno prossimo segnerà il 200º anniversario della morte di Antonio Salieri. Per questo evento ci sono grandi aspettative che non possono essere deluse.

 

 

 

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