Lunedi scorso, primo luglio, a San Giovanni Lupatoto si è svolta la cerimonia inaugurale del Distretto sanitario presso la Casa Albergo in via Cellini, dove sono stati trasferiti i servizi precedentemente ospitati dalla sede distrettuale.
Durante l’evento, la giunta comunale ha avuto un incontro con la direttrice generale dell’ULSS 9, Patrizia Benini (nella foto a fianco del sindaco), per aggiornarsi sullo stato dei lavori di ristrutturazione della nuova sede distrettuale in via Belluno, destinata a diventare la Casa della Comunità.
Al fine di garantire continuità nell’assistenza ai cittadini di San Giovanni Lupatoto, tutti i servizi precedentemente offerti dal distretto sono stati temporaneamente trasferiti alla Casa Albergo di via Cellini. Il Sindaco Attilio Gastaldello ha evidenziato il successo dell’intervento del Comune, sia dal punto di vista della disponibilità degli spazi sia da quello economico. Inoltre, ha assicurato che la quasi totalità dei servizi è stata mantenuta sul territorio durante i lavori di trasformazione della struttura in Casa della Comunità.
Al di fuori del territorio comunale, rimangono attivi i servizi di riabilitazione, neuropsichiatria infantile e consultorio, temporaneamente dislocati presso il Chiarenzi di Zevio. Il Sindaco Gastaldello ha annunciato la necessità di un futuro incontro per valutare i servizi indispensabili per la popolazione di San Giovanni Lupatoto.
L’attuale collocazione temporanea della sede distrettuale presso la Casa Albergo è stata elogiata per la sua funzionalità, grazie all’accessibilità dei servizi disposti su un unico piano, garantendo chiarezza e facilità di individuazione degli spazi, nonché la presenza di un ampio parcheggio.
Anche l’assessore al Sociale Maurizio Simonato ha espresso soddisfazione per il raggiungimento dell’obiettivo di trasformare l’ex Distretto in una Casa di Comunità, sottolineando l’importanza dei servizi ampliati per i cittadini.
Simonato ha evidenziato positivamente l’efficace collaborazione tra enti che ha reso possibile la collocazione temporanea alla Casa Albergo, sottolineando il coinvolgimento del Comune nel settore sociale e le eventuali modifiche previste per l’utilizzo degli spazi, incluso il possibile ritardo nell’apertura del centro diurno per anziani non autosufficienti e la ridistribuzione di altre realtà operanti nella struttura.
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