Il progetto 67 Colonne per l’Arena di Verona raggiunge la raccolta record di oltre 2,1 milioni di euro, ai quali si aggiungono 2 milioni e 750 mila euro derivanti dalle sponsorizzazioni, a partire dal Main Partner UniCredit. In quattro anni, grandi aziende e piccoli imprenditori, accomunati dal desiderio di essere parte di un’operazione culturale, economica e sociale di portata internazionale, hanno contribuito al prosperare di una realtà, Fondazione Arena di Verona, fondamentale non solo per il territorio veronese ma per l’Italia intera.

La lungimiranza di Gianluca Rana, CEO Pastificio Rana, e Sandro Veronesi, Fondatore e Presidente Oniverse, i primi ad aderire al progetto, assieme alla media partnership del Gruppo Editoriale Athesis, ha senz’altro impresso una spinta evolutiva capace di generare un coinvolgimento sempre più forte da parte di tante altre realtà imprenditoriali, oltre a Ordini Professionali e Associazioni di Categoria, in primis Confindustria Verona. Ai quali si sono affiancati numerosi sponsor, tra i quali le new entry 2024: Poste Italiane, ManPower, Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP; oltre al fondamentale sostegno di BBC Veneta per il Teatro Filarmonico.

L’attività di fundraising ideata dalla Fondazione Arena di Verona è in costante crescita: dagli 1,5 milioni del 2021, il successo di 67 Colonne per l’Arena di Verona è proseguito con 1,6 milioni di raccolta nel 2022, 2 milioni nel 2023 fino all’attuale risultato record di 2,1 milioni raggiunto quest’anno.

Era il 2021 quando, mentre tutto il mondo dello spettacolo live contava i danni economici derivanti dalla pandemia, la Fondazione Arena di Verona dava vita, insieme a Oniverse e al Pastificio Giovanni Rana, ad una delle più innovative attività di fundraising che il mondo della cultura possa ricordare. 67 Colonne per l’Arena di Verona è uno strumento di fundraising e corporate membership a sostegno dell’attività culturale ed economica che ha nell’Arena di Verona il suo epicentro, identificato simbolicamente nelle 67 Colonne del terzo anello dell’anfiteatro romano distrutto dal sisma del 1117.

Il valore e la qualità del progetto, unitamente alla ricaduta economica sul territorio e sul brand Fondazione Arena, hanno determinato una costanza nelle adesioni che si rinnovano di anno in anno con grande e vicendevole soddisfazione facendo segnare un valore percentuale di turnover inferiore al 10%.

La mission delle 67 Colonne per l’Arena di Verona 2024 ambisce a consolidare il ruolo di Fondazione Arena di Verona a testimonial mondiale del Made in Italy, portabandiera di arte e cultura, così come di artigianato e sartoria, come è stato all’ultima Milano Design Week. E ancora, capofila di altre realtà d’eccellenza che la accompagnano durante i tour internazionali che dal 2022 proseguono senza sosta per promuovere il Festival e l’Italia in ogni angolo del mondo, dalla Corea a New York.

Il recente riconoscimento del Canto Lirico in Italia come Patrimonio immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco, che sarà celebrato in una serata speciale in mondovisione il 7 giugno alla presenza delle più alte cariche dello Stato, rappresenta un punto di arrivo e al tempo stesso segna un punto di svolta nell’evoluzione del brand Fondazione Arena di Verona, adesso pronta ad essere, a tutti gli effetti, un’eccellenza del Made in Italy culturale, economica e sociale.

Questa prospettiva di evoluzione trova riscontro anche dai numeri che l’Arena di Verona Opera Festival è in grado di generare partendo dall’indotto complessivo stimato in 450 milioni di euro, misura del significativo impatto economico sul territorio.

Il contributo di Pastificio Rana e Oniverse è evidente non solo in termini economici ma anche di approccio e di prospettiva imprenditoriale: il loro prestigioso presidio al di fuori dei confini nazionali, nei rispettivi settori in cui sono attivi, ha stimolato la Fondazione Arena di Verona all’espansione proattiva sul mercato globale del brand e dei propri prodotti culturali.

Il successo del percorso di internazionalizzazione, iniziato nel 2018 con l’arrivo di Cecilia Gasdia alla guida della Fondazione, è oramai una solida realtà. Portata avanti in termini commerciali e di comunicazione (una quindicina le tappe del tour promozionale 2023-24, tra cui Los Angeles, Tokyo, Seoul, Parigi, Madrid, Sofia, Monaco, Bruxelles, Toronto e Washington), l’internazionalizzazione dell’Arena, consolidata negli ultimi 5 anni, ha portato a risultati sbalorditivi: su un totale di oltre 400 mila spettatori ogni anno, sono 230 mila quelli che provengono da ben 125 paesi. Il 57,7% del pubblico dell’Arena arriva dall’estero, da una distanza media di 800 chilometri.

E’ inoltre da tenere in considerazione l’importanza e la centralità che gli spettatori riconoscono all’esperienza live in Arena nella pianificazione del proprio viaggio, considerando che i biglietti vengono acquistati in media oltre 80 giorni prima dello spettacolo.

Questi dati, al di là del mero valore numerico, mettono in luce un aspetto fondamentale: la Fondazione Arena di Verona è Ambassador dell’Italia nel mondo e motore del turismo nazionale all’interno dei confini, essendo il nostro un Paese a vocazione turistica. L’Arena di Verona si pone quindi come un’impresa culturale che presidia un particolare settore della cultura, quello dell’opera, che ha nel suo DNA il Made in Italy e trova, nell’Arena di Verona, il principale palcoscenico.

Occasione per sottolineare gli importanti risultati raggiunti è stata la serata dedicata a sponsor e colonne, che si è tenuta martedi sera in Arena. Presenti il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il Presidente di Fondazione Arena, Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, assieme al Sovrintendente Cecilia Gasdia e agli imprenditori che hanno fatto grande il progetto. Ospite il filosofo, regista e scrittore Igor Sibaldi.

 

Damiano Tommasi, Sindaco di Verona e Presidente di Fondazione Arena
“Grazie per quello che fate. È un orgoglio pensare che ci siano tante aziende del territorio che si riconoscono nell’Opera Festival, mettendosi in gioco e facendo rete per un progetto universale. L’Arena è esperienza e le esperienze vanno vissute. Un patrimonio che ci impone una doppia responsabilità, di preservarlo e di promuoverlo. Quest’anno inizia il nuovo secolo dell’opera lirica in Arena. E Verona sta assumendo una centralità unica. Poche settimane fa Papa Francesco con l’Arena di Pace. E tra qualche anno le Olimpiadi del 2026. Questi eventi ci fanno sognare in grande, in una dimensione internazionale e ci rappresentano nel mondo”.

Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione Arena
“Il più grande teatro all’aperto del mondo vive grazie ad ognuno di voi, al contributo di finanziatori, sostenitori e lavoratori. Con questa forte consapevolezza siamo pronti a dare il via al nuovo secolo dell’Arena Opera Festival e ad una stagione ricca di celebrazioni e grandi anniversari. La platea di aziende che ci sostiene è testimonianza della forza e della fiducia che il marchio Arena di Verona vanta a livello nazionale e internazionale. Proprio per questo, come hanno fatto quattro anni fa i fondatori delle 67 Colonne Gian Luca Rana e Sandro Veronesi, accettando questa incredibile sfida, vorremmo segnare un nuovo traguardo e far sì che Fondazione Arena si affermi nel mondo come ambasciatrice dell’eccellenza del Made in Italy. In primis per l’arte, la musica e la cultura, nostra principale missione, ma anche per l’artigianato e per le aziende che l’accompagnano in questo nuovo percorso”.

Gianmarco Mazzi, Sottosegretario alla Cultura
“Questo progetto è un modello a cui spero altre Fondazioni si ispirino. L’Art Bonus è uno strumento fondamentale per attrarre le imprese e per creare collaborazione tra pubblico e privato. Il Festival quest’anno si aprirà con una serata che il Ministero ha voluto per festeggiare l’opera, orgoglio italiano, patrimonio dell’umanità. L’opera ha una grande importanza, culturale, artistica, è uno strumento di diffusione della lingua italiana ed è una straordinaria macchina di spettacolo nata prima dell’era tecnologica che, grazie al talento di chi ci lavora, continua a creare passione nel pubblico. Ecco perché abbiamo invitato i membri della commissione Unesco, così come ambasciatori da tutte le parti del mondo. Sarà una serata indimenticabile, l’occasione di mostrare al mondo un’eccellenza che ci rappresenta a livello internazionale”.

Gian Luca Rana, CEO Pastificio Rana
“Sono estremamente orgoglioso di sostenere per il quarto anno consecutivo il progetto 67 Colonne a favore della Fondazione Arena. È un’iniziativa in cui ho creduto sin dall’inizio e di cui vedo frutti straordinari: grazie al supporto di tutti noi imprenditori, la Fondazione Arena ha arricchito la varietà delle proprie proposte artistiche, attirando così un pubblico ancora più ampio. Essere capaci di coinvolgere tante più persone non solo in Italia, ma anche oltre i confini nazionali, significa riportare l’Arena di Verona al centro dell’offerta culturale ed artistica internazionale, rinnovando il suo autentico splendore e promuovendo il suo ruolo di primaria eccellenza italiana nel mondo. Per me è una gioia immensa e un onore indescrivibile poter celebrare, in questa cornice unica, il canto lirico come Patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco. Credo profondamente nel legame indissolubile tra imprenditoria, cultura e arte. Per questo motivo, sento la profonda responsabilità e il privilegio di supportare progetti come questo, che mirano a rendere l’immenso patrimonio culturale italiano sempre più protagonista. Il nostro paese è capace di ispirare in modo insuperabile tutti coloro che desiderano nutrire il proprio spirito attraverso la bellezza e la cultura”.

Sandro Veronesi, Presidente e Fondatore Oniverse
“La salvaguardia dell’Arena – istituzione culturale d’eccellenza – contribuisce in modo concreto al posizionamento internazionale e al sostegno della città. Oniverse è da sempre in prima linea per questo obiettivo, insieme alla Fondazione Arena – che supporta da quasi vent’anni – e fin dall’inizio del progetto 67 Colonne. La riconferma di questa iniziativa è infatti l’importante testimonianza di come le aziende siano sempre più vicine al sostegno dell’Arte Italiana e del Canto Lirico, ora Patrimonio immateriale dell’Umanità riconosciuto dall’UNESCO, in percorsi di sostenibilità che diventano ponti concreti per il domani: conservare e poter tramandare il territorio alle nuove generazioni sarà il valore aggiunto del futuro”.

Andrea Pietro Faltracco, Direttore Generale del Gruppo editoriale Athesis
“Vorrei innanzitutto ringraziare Fondazione Arena per averci nuovamente scelto come partner di questo bellissimo e meritorio progetto culturale di Fundraising e Corporate membership. Un progetto che ha raggiunto quest’anno un ulteriore risultato straordinario, superando del 25% la raccolta del 2023. Un’iniziativa che permette al nostro Gruppo editoriale di svolgere al meglio il proprio mestiere, ovvero informare ma anche creare connessioni e relazioni tra territorio, comunità, istituzioni e imprese. Connessioni che creiamo ogni giorno grazie ai nostri quotidiani, ai nostri inserti – come il mensile Economie che con le sue 24 pagine presenta un focus sull’economia veronese – ma che realizziamo anche attraverso i nostri Eventi e Iniziative speciali. Ricordo a titolo d’esempio gli eventi dedicati in particolare al mondo delle imprese: da Top500, quattro appuntamenti con i quali cerchiamo di dare chiavi di lettura agli imprenditori in riferimento alle principali sfide che devono affrontare nella loro arena competitiva, al Festival del Futuro, grande evento realizzato in collaborazione con Eccellenze d’Impresa e MIT Sloan che, per la prima volta quest’anno, si svolgerà in collaborazione e all’interno di JOB&Orienta, e nel quale affronteremo i grandi temi e le sfide del futuro con una chiave di lettura umano-centrica. Il nostro lavoro è non solo connettere, ma anche informare e raccontare: raccontare le storie della comunità, delle istituzioni, del territorio, delle imprese e degli imprenditori che della comunità sono motore e vita”.

 

 

 


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