Martedì 16 aprile alle ore 20.45, sul palco del Teatro Salieri in scena Angela Finocchiaro e Bruno Stori con Il Calamaro Gigante, per la regia di Carlo Sciaccaluga, dall’omonimo romanzo di Fabio Genovesi in un adattamento teatrale degli stessi Angela Finocchiaro, Bruno Stori e Carlo Sciaccaluga.
Uno spettacolo che racconta la straordinarietà della realtà attraverso gli occhi di Angela, una donna con una vita normale e una realtà sincera molto simile alla nostra che, sulla strada di ritorno da una cena di lavoro si trova incastrata nel traffico e viene travolta da un’onda marina che la incastrerà, insieme al compagno di avventure Montfort, in un vortice di racconti e storie fatti individui bizzarri ma strabilianti, accomunati dalla forte convinzione dell’esistenza del leggendario Calamaro Gigante.
Un invito a vivere la vita lasciandoci trasportare dalle correnti e dalle onde, andando avanti qualsiasi sia il percorso da fare, alla scoperta delle meraviglie della Natura e di noi stessi, perché la storia più incredibile di tutti è proprio la realtà.
Per info e biglietti: teatrosalieri.it
La Storia
La vita di Angela è assurda e incomprensibile, come quella di ognuno di noi. Da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della società e della famiglia l’hanno portata ad una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola che non va né su né giù. Oggi più che mai: tornava a Milano per la cena dell’ufficio, ma il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda verso Roncobilaccio. Angela maledice tutta quella gente, maledice pure il mare da cui tornano. E ha ancora la bocca aperta, quando un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita.
In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo, e in comune hanno solo di non sapere come sono finiti lì. Così inizia il loro viaggio, che onda dopo onda li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che invece hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia. Come Don Francesco Negri, parroco quarantenne che nel Seicento parte da Ravenna e raggiunge a piedi il Polo Nord.
Come Mary Anning, povera orfana che gestisce un chiosco di souvenir sulle coste inglesi, ma diventerà la più grande scopritrice di dinosauri al mondo. Insieme a loro pescatori delle Antille, solitarie custodi di musei di provincia che resuscitano animali morti da millenni, ragazzini sognatori vessati dai compagni di classe, nonne che a cena parlano col marito morto, ragazze che per non calpestare le formiche smettono di camminare… Vite sconosciute ma fondamentali, incredibili ma verissime, legate dall’aver creduto con tutto il cuore all’esistenza di un animale così enorme e lontano dalla normalità che per millenni lo si è considerato una leggenda: Il Calamaro Gigante. Nei loro panni, Angela e Montfort vivono le loro battaglie, si esaltano ai loro trionfi e si disperano alle tragiche rovine, in un racconto che schizza tra i secoli e i continenti ricorrendo a tutti i linguaggi offerti dalla narrazione: immagini, scenografie, musica, danza…in un abbraccio appassionato che raggiunge i cuori di ogni età, dai giovani a quelli che giovani lo sono dentro.
E se nel mondo esiste il calamaro gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile. Per Angela e Montfort, e per chiunque salga a bordo di questo spettacolo, che ci spinge ad andare avanti, o dovunque ci portino i venti e le correnti e le passioni, alla sorprendente, divertente, commovente scoperta delle meraviglie della Natura e quindi di noi stessi. Perché la storia più incredibile di tutte è proprio la realtà.