Presentate a Venezia, a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto con Alberto Bozza la Festa medievale e del vino Soave, che si terrà a Soave dal 17 al 19 maggio prossimi, e la 66^ edizione della Sagra dei bisi, che si svolgerà dal 17
al 27 maggio, a Colognola ai Colli.
«Una collaborazione che, come amministratori, siamo riusciti ad avviare per il secondo anno consecutivo superando il campanilismo – ha ricordato il sindaco di Colognola ai Colli
Giovanna Piubello, con gli assessori Enrico Martelletto (valorizzazione del territorio) e Andrea Nogara (politiche agricole), e il presidente della Pro Loco Alfonso Avogaro – e promuovendo contestualmente i due eventi che ci uniscono creando uno scambio dei partecipanti attraverso un collegamento con navetta tra le due località, raggiungibili comunque anche con un percorso ciclistico a misura di famiglie.
La Sagra dei bisi è nata 66 anni fa come semplice mercato di agricoltori che vendevano il proprio prodotto e che nel corso del tempo è cresciuta al livello attuale grazie alla pro loco, ai volontari e all’associazione dei bisicoltori. Fondamentali per la riuscita della manifestazione il luogo scelto, ovvero l’area cortilizia di Villa Aquadevita, nei pressi del
Municipio, e la collaborazione con Soave».
«Festa medievale e del vino Soave – ha evidenziato il sindaco di Soave Matteo Pressi, con l’assessore al turismo Regina Minchio e il presidente della pro loco Giorgio Lecca – è un titolo che rappresenta per intero il contenuto della festa, la nostra tradizione medievale e la coltivazione del vino che dura da secoli, con 6mila ettari vitati (84% a pergolaveronese, metodo di coltivazione la cui specificità è stata riconosciuta dalla FAO assieme a quella degli olivi di Assisi e Spoleto) 2630 produttori, 150 imbottigliatori, 50 aziende di trasformazione, 47 milioni di bottiglie, un prodotto conosciuto in tutto il mondo, in un’area riconosciuta anche per la sua
architettura, il suo paesaggio e le altre specialità gastronomiche come i ‘rufioi’, dolci che hanno ricevuto il riconoscimento come De.Co.; questo insieme è inscritto nel
quadro di una valorizzazione di un territorio che ha ricevuto nel 2022 il titolo di Borgo dei Borghi: la grande frequentazione
delle due manifestazioni premia la collaborazione tra le amministrazioni».
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