L’indice EuMatrix – la piattaforma di ricerca su tematiche Ue – mostra che gli eurodeputati italiani sono tra i meno influenti . Nonostante l’Italia goda di una delle delegazioni più numerose d’Europa l’indice EuMatrix afferma che il nostro Paese incide molto meno di altri sui testi in cantiere in Ue e tra le ragioni principali indica la collocazione di molti dei nostri eurodeputati in gruppi politici fuori dai giochi della politica che conta.

In controtendenza nella classifica di EuMatrix nell’indice degli eurodeputati più influenti trova risalto l’eurodeputato veronese Paolo Borchia.
«Avendo portato avanti una linea alternativa e critica rispetto a quella della Commissione europea, la valutazione di EuMatrix rappresenta una bella soddisfazione ma non certo un punto d’arrivo. – afferma l’eurodeputato Paolo Borchia, vicesegretario della Liga Veneta e coordinatore di Identità e Democrazia in commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE), commentando il giudizio di EuMatrix –
Si continua a lavorare, con serietà e programmazione, per essere protagonisti in Europa».

«Come unico coordinatore italiano in commissione ITRE – spiega l’eurodeputato – ho sempre cercato di tenere una linea realistica, impossibile pensare che quanto proposto dall’ex commissario Timmermans e acriticamente accettato da popolari e socialisti potesse concretizzarsi.
La transizione energetica deve essere graduale e ordinata, così com’è impostata distrugge la competitività delle nostre imprese. Su temi come case green ed Euro 5 si possono trovare soluzioni più percorribile. Con serietà e tanto lavoro a Bruxelles i risultati arrivano sul territorio, anche se la strada verso prezzi più bassi e maggiore autonomia energetica è ancora lunga».

 

 

 

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