L’investitura del 46° Re del Goto, avvenuta al centro comunitario di Raldon, ha dato il via ufficiale al Carnevale Lupatotino. Le votazioni della maschera di carnevale rappresentativa del paese hanno premiato Luciano “Tromba” Zenti, agricoltore specializzato nelle fragole.
Su un totale di 688 voti, aveva ottenuto 452 preferenze contro le 236 di Andrea “Puce” Rossi, operaio, in una sfida tra lupatotini doc.
Ha così preso forma la successione a Manuel Peretti: l’ex Re del Goto è stato svestito della maschera, comprensiva di mantello, corona, calice e Commenda del Comitato, per il passaggio di consegne ufficiale.

Una serata conviviale, in cui erano presenti le maschere di Verona centro e della provincia, guidate dal Papà del Gnoco. Invitati inoltre il presidente del Bacanal di Verona Valerio Corradi, la presidentessa del coordinamento delle maschere della provincia Loretta Zaninelli e i rappresentanti dell’amministrazione comunale di San Giovanni Lupatoto guidati dal sindaco Attilio Gastaldello con l’assessore regionale Stefano Valdegamberi.

Lo scambio d’abito tra il vecchio Re del Goto e il suo successore ha preceduto il rinfresco offerto a tutti i presenti.
Ora è già tempo di pensare alla sfilata dei carri, fissata per sabato 17 febbraio a partire dalle 14.
La partenza è prevista dalla zona dell’ex cartiera fino all’arrivo in via Roma, passando per via Garofoli, via Madonnina e piazza Umberto.
In caso di maltempo, la sfilata sarà posticipata al sabato successivo. L’evento è organizzato dal Comitato carnevale lupatotino, associazione che ha alle spalle oltre cinquant’anni di storia. Il Re del Goto tra l’altro è una delle maschere più antiche d’Italia.

L’attuale presidente è Thomas Bronzati e il direttivo è completato dal vicepresidente Luca Errico e i consiglieri Adriana Zago, Maurizio Marostica e Mattia Stoppato.
«Viviamo un momento difficile dal punto di vista economico ma siamo determinati a mandare avanti la tradizione – spiega Bronzati –. A livello storico la nostra maschera ha una sua importanza ben radicata. La nostra è un’associazione di volontariato che si impegna al massimo e lotta per avere un futuro».

 

 

 

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