Partono i frantosi questa settimana, ormai siamo oltre la metà di ottobre, le olive sono mature. In frantoio si stanno ottenendo oli di ottima qualità anche se la produzione è un po’ scarsa.

La siccità ha colpito anche l’olivicoltura. Una produzione 2023 di ottima qualità, ma in calo rispetto alla media delle annate a causa di siccità e caldo.
È il primo dato dell’analisi sulla campagna olivicola, in corso da qualche giorno con la raccolta delle olive scattata in tutto il Veneto, ed in particolare a Verona che rappresenta il 70% del settore nella regione.
«Dopo l’annata di carico del 2022 le aspettative di produzione erano comunque buone, ma a influenzare tutto è stato il clima, come oramai in tutti i comparti agricoli – spiega Enzo Gambin (nella foto in alto), direttore dell’Aipo, l’Associazione interregionale dei produttori olivicoli -. Un’annata segnata dalla siccità che ha portato ad un affaticamento delle piante d’olivo che comunque hanno sopportato lo stress idrico vegetativo, ma a scapito della quantità di produzione, con meno olive».

I prezzi dell’olio negli ultimi anni sono aumentati ma soprattutto in questo 2023, non solo per il calo di produzione, ma anche per la crescita delle spese che gli olivicoltori devono sostenere per l’acquisto delle bottiglie, degli agro farmaci e nei frantoi, per le bollette elevate dell’energia.

«È un peso per il consumatore – sottolinea Gambin – però ricordiamoci che abbiamo sul nostro territorio un prodotto di eccellenza, ottimo dal punto di vista della salute, anche se impegnativo economicamente, magari usiamone un cucchiaio in meno, ma che sia olio extravergine di oliva, radicato sul nostro territorio».

Cos’è l’olio extravergine di oliva

L’olio extravergine di oliva è uno dei pilastri della dieta mediterranea, presente sulle nostre tavole da millenni e ancora oggi così poco conosciuto.

L’olio extravergine di oliva o olio evo (acronimo di olio extravergine di oliva) è il prodotto ottenuto dalla spremitura del frutto dell’oliva. Questa deve avvenire mediante processi puramente meccanici in condizioni che non causano alterazioni dell’olio.
Tale caratteristica lo rende un vero e proprio alimento naturale e con un profilo gustativo e aromatico unico. L’attributo “vergine” indica come il processo estrattivo dell’olio extravergine sia basato su metodi meccanici e fisici, senza l’ausilio di solventi o prodotti chimici.
Questi ultimi trovano largo impiego nella produzione di oli di semi e negli oli di oliva. Inoltre, nella fasi di trasformazione dell’olio evo non vengono aggiunti e miscelati oli di nessun altra natura.

Cos’è l’AIPO: Associazione Interregionale Produttori Olivicoli

È la più importante realtà associativa del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
Presente sul territorio da oltre 30 anni, rappresenta circa 5.000 imprese olivicole singole, cooperative e consorzi di produzione, lavorazione e trasformazione delle olive.
L’olio prodotto dai soci AIPO appartiene alla categoria degli oli extra vergine. Si tratta di un olio conosciuto ed apprezzato sia in molti Paesi Europei sia Oltre Atlantico per la genuinità, la delicatezza dei profumi e dei sapori, le proprietà nutrizionali e salutistiche, l’omogeneità delle caratteristiche organolettiche.

Attualmente, accanto alla produzione di oli extravergine le oltre 2.200.000 piante presenti nei tre areali (Garda,
Veneto, Tergeste) forniscono un prodotto che ha meritato, sotto l’attento controllo annuale degli Enti di certificazioni
della Qualità, ben tre Denominazione d’Origine Protetta (DOP): GARDA, VENETO e TERGESTE.
L’AIPO aderisce a livello nazionale all’UNAPROL (Consorzio Olivicolo Italiano) che riunisce ben 550 mila aziende olivicole, raggruppate in 81 associazioni provinciali rappresentative di tutte le regioni olearie d’Italia.

AIPO – ASSOCIAZIONE INTERREGIONALE PRODUTTORI OLIVICOLI
Verona • Viale del Lavoro, 52 – Tel. 045 8678260 – www.aipoverona.it – info@aipoverona.it

 

 


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