Mancano ancora diversi mesi alla primavera del 2024 ovvero quando arriverà il tempo delle prossime consultazioni elettorali per scegliere il Sindaco della Città del Salieri.

Ma a Palazzo de’ Stefani, martedì sera, durante il Consiglio comunale, l’andirivieni di pirotecnici scambi di accusa, accompagnati in tribuna dalla claque in gran parte già abbigliata con t-shirt politiche, ha lasciato ad intendere che lo starter avesse già sparato il colpo del via.

Gli schieramenti politici sono andati d’amore e d’accordo giusto un’ora, il tempo di approvare, all’unanimità, l’ordine del giorno del centrosinistra per consentire ai capigruppo d’incontrare il Direttore generale dell’Ulss Scaligera e comprendere le soluzioni alle difficoltà del Pronto Soccorso del Mater Salutis.

Ma, come anticipato, l’intesa è durata ben poco.

Nell’approfondire la proposta deliberativa volta ad iniettare altri 100mila euro nella riqualificazione della darsena del Bussé, è bastato il riferimento alle aree urbane degradate del capogruppo di Fratelli d’Italia, Mattia Lorenzetti, ad innescare la miccia.

Viene da pensare che la conferenza stampa dei meloniani nella quale si è lanciata l’idea di un Centro legnaghese per il Rimpatrio dei clandestini sia stata, forse non a torto, interpretata un po’ da tutti come l’inizio delle ostilità tra le opposte fazioni.

L’unico che ha tentato di restare in tema è stato il vicesindaco Roberto Danieli che ha commentato l’intervento di recupero urbanistico del naviglio, avvenuto anche grazie ad un contributo ministeriale di 2 milioni di euro: «l’urbanistica non è solo cementificazione ma la capacità di ripensare uno spazio come questo che è ideale per lo svago, per i servizi ai nostri giovani ed è capace di dialogare con il parco».

Luigina Zappon è tornata a criticare il Sindaco per il cavalierato di San Martino, il coniglio natalizio nonché per gli eventi culturali troppo costosi, laddove non ci sono più fondi per i sostegni agli affitti.

Silvia Baraldi ha proseguito indicando che contro la proposta di FDI per il CPR convocherà un consiglio comunale d’urgenza unitamente agli altri consiglieri delle minoranze.

Il sindaco Graziano Lorenzetti ha ribadito come il sistema socio economico italiano sta per saltare a causa dei costi dell’immigrazione irregolare, piaga rispetto alla quale i Comuni ben poco possono fare: «la sinistra è responsabile di tutto ciò, grazie al suo lassismo e al suo buonismo. Per quanto non si potrà attuare il blocco navale dovremo isolare gli irregolari ed avviarli all’espulsione».

Simone Tebon ha rivendicato sul piano politico il ruolo delle passeggiate in sicurezza per le frazioni, rimarcando la poca fiducia sul progetto del recupero della darsena del Bussé.

Ha poi faticato non poco lo sceriffo-assessore alla sicurezza Luca Falamischia a completare il proprio intervento, interrotto ripetutamente dagli strepiti e dalle risate del superconsigliere Simone Tebon e dal doctor Angelo Guarino, tant’è che il presidente Paolo Longhi ha richiamato l’Aula ad un comportamento più consono, approfittando dell’intervento per manifestare la propria assoluta identità di vedute con il Sindaco.

La delibera è passata con i soli voti della maggioranza e così pure quella del regolamento comunale per la disciplina delle attività di acconciatori estetisti e tatuatori e, da ultimo, come il provvedimento per consentire l’ampliamento di un edificio in Via Batorcolo in cambio della realizzazione di un tratto di marciapiede.

Cosa avessero di sbagliato questi provvedimenti non è dato saperlo. Ma si sa, quando la battaglia elettorale incombe non si va tanto per il sottile.