«Oltre 70.000 mila euro, a tanto ammonta il disavanzo economico delle due edizioni della Fiera Agricola di San Biagio 2022 e 2023, organizzate dall’Amministrazione guidata da Orfeo Pozzani» – è quanto affermano i responsabili del Circolo Fratelli d’Italia di Bovolone e Villafontana.
«Soldi che non potranno essere utilizzati per i cittadini bovolonesi, per esempio in opere pubbliche, aiuto alle fasce deboli della popolazione, ma che saranno prelevati dal bilancio comunale e quindi dalle tasche dei bovolonesi.
Questo è quanto emerge – spiegano i componenti del circolo cittadino – da un accesso agli atti documentali richiesto dai nostri consiglieri comunali (Costantino Turrini capogruppo e Vladimir Castellini. ndr).
Nei documenti ufficiali è riportato come le ultime due edizioni della storica manifestazione fieristica bovolonese siano state caratterizzate da due pesanti bilanci negativi: il primo, riferito all’edizione 2022, è di oltre 14.000 euro, mentre il secondo riferito all’edizione 2023, la perdita accumulata è di 46.000 euro».
«Va ricordato, – continuano i Fratelli elencando tutta una serie di date e numeri che qui riportiamo integralmente – che le ultime due edizioni della Fiera Agricola di San Biagio sono state gestite in modo completamente diverso rispetto al decennio precedente.
L’edizione del 2022 è stata appaltata dal Comune di Bovolone ad una società romana, la Pirene Srl, attiva nel settore fieristico, con il risultato finale di un saldo negativo di 14.000 euro che dovrebbero, secondo convenzione, essere stati pagati dalla stessa Pirene. Per questa edizione da parte dell’Amministrazione comunale sono stati sborsati 20.000 euro di contributo diretto, oltre a probabili 7.100 euro di spese non riconosciute da Pirene Srl.
Ne consegue che l’ammontare a carico dei cittadini di Bovolone per l’edizione 2022 è di 27.100 euro.
Passiamo ora all’edizione 2023, la seconda organizzata dal sindaco Orfeo Pozzani e dalla sua Amministrazione. Anche per questa edizione sono cambiate le carte in tavola rispetto al passato: all’associazione Pro Loco di Bovolone (guidata da Arnaldo Bissoli. ndr), che in passato organizzava direttamente l’evento, è stato affiancato un gruppo di lavoro di nove persone, le quali hanno gestito direttamente l’evento, dall’organizzazione degli spazi alla comunicazione, oltre che per il coordinamento di tutti gli eventi.
La Proloco, di fatto, è rimasta solo un contenitore vuoto senza capacità decisionale. Questo gruppo si è poi dissolto lasciando all’associazione Pro Loco l’onere di risolvere il danno creato, cercando soluzioni azzardate e imbarazzanti verso fornitori, associazioni e persone che hanno collaborato per la realizzazione della fiera e che aspettano da mesi di essere saldati.
Di questo gruppo, e del sindaco Orfeo Pozzani, è stata la scellerata idea di organizzare una fiera della durata di 10 giorni, realizzando un disavanzo economico di oltre 46mila euro.
La somma dei due bilanci, quindi, risulta di oltre 73.000 euro, soldi che per Bovolone sarebbero serviti a realizzare molti altri interventi e più urgenti.
Ricordiamo come nei 10 anni precedenti chi ha organizzato la Fiera di San Biagio si è sempre autogestito, finanziariamente, in alcuni casi contribuendo a spese che sarebbero state a carico del Comune di Bovolone e, molto importante ricordare come solo in occasione dell’edizione 2020 era stato utilizzato un contributo messo a disposizione dalla Giunta comunale di 10.000 euro (in piena emergenza Covid 19 con le prime restrizioni governative in atto).
Bisogna quindi sottolineare come per le manie di grandezza dell’Amministrazione comunale a guida Orfeo Pozzani (vedi la volontà del Sindaco di allungare la fiera per la durata di dieci giorni aumentando quindi i costi) e per la volontà di distruggere i rapporti che per un decennio si sono creati tra Proloco, fornitori e territorio, i cittadini di Bovolone dovranno rinunciare a ben 73.000 euro.
Quello che emerge dalle informazioni fornite dagli uffici comunali è che l’immagine della Fiera Agricola di Bovolone, l’antica fiera che è momento di vanto per tutta la comunità bovolonese è stata danneggiata, soprattutto per quel che riguarda l’edizione del 2023, dove nonostante gli elogi propinati dal sindaco Pozzani e dai suoi assessori, i numeri raccontano una storia tristemente diversa.
Ci chiediamo se è giusto, dopo due anni di deficit economico continuare su questa strada, tenendo in considerazione anche il fatto che, fornitori, lavoratori e associazioni sono stati pagati con mesi di ritardo.
Ci chiediamo se l’operato del gruppo di lavoro per l’edizione del 2023 costituito da persone indicate dall’Amministrazione comunale, in particolar modo dal sindaco Pozzani abbia giovato all’immagine della secolare fiera e della Città di Bovolone facendo ricadere un grosso peso sulle spalle dell’associazione Pro Loco di Bovolone. Chi erano i membri di quel gruppo di lavoro e soprattutto dove sono finiti ora che serve tirare le somme?
Anzi chiediamo ai cittadini bovolonesi – concludono i responsabili del Circolo FdI di Bovolone e Villafontana – se sono soddisfatti di aver visto sperperato in due anni una somma così importante delle loro risorse economiche».
Il sindaco
«Le minoranze di Fratelli d’Italia – risponde il sindaco Orfeo Pozzani – si ostinano a fare un paragone con le fiere di San Biagio tradizionali precedenti, curate dell’amministrazione di Emilietto Mirandola e realizzate dalla Pro Loco di Vladimiro Taietta, ma questo non è possibile perché i tempi, i modi e il periodo in cui si sono svolte sono diversi. Le mie due fiere sono state innovative e comunque di successo, ma non è possibile paragonarle alle precedenti, soprattutto l’edizione del 2022 che è stata fatta in emergenza Covid, spostata a marzo in tempi ristretti, in quanto ci eravamo appena insediati come amministrazione.
La seconda, quella di quest’anno del 2023, è una stata una prova, per la prima volta una fiera lunga otto giorni, volevamo sfruttare il fatto dell’assenza di Fieragricola a Verona, l’abbiamo programmata con molti eventi per una visibilità e un’attenzione maggiore, ma il ritorno non è stato all’altezza dei costi maggiori che comunque abbiamo sopperito con l’intervento di oltre 50 sponsor che hanno creduto nel nostro progetto, un fatto mai successo in passato.
Stiamo già programmando la Fiera Agricola del 2024, che ritornerà sui cinque giorni, anche perché avremo la concomitanza con Veronafiere, ma sarà ancora una volta una fiera innovativa, pur mantenendo gli aspetti tradizionali che la contraddistinguono.
Ci saranno anche altre sorprese e nuove manifestazioni che stiamo pianificando come l’evento mondiale delle gare cinofile che porterà a Bovolone oltre trenta nazioni partecipanti. Seguiranno altri eventi oltre ai programmati Festival del Cioccolato e della 1000 Miglia.
Per avere eventi di questo livello è ovvio che devi anche avere il coraggio di investire e di avere gli sponsor che ti seguono, ma questa è la strada che vogliamo percorrere per uscire dall’immobilismo e fare rivivere la città.
Tornando alla Fiera di San Biagio, tanto contestata dall’opposizione nei numeri, mi riservo a breve, conti reali alla mano, e non quelli forniti dai responsabili del circolo FdI, di renderli pubblici a beneficio dei cittadini.
Comunicherò – conclude il sindaco Pozzani – tutto ciò che abbiamo agli atti in questi due anni. La trasparenza della mia Amministrazione sono i bilanci dettagliati con entrate e uscite. Purtroppo non li abbiamo dei precedenti».
Foto: a sinistra, una edizione della Fiera Agricola di San Biagio; a destra dall’alto, il sindaco Orfeo Pozzani; il consigliere e capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia per Bovolone e Villafontana Costantino Turrini; il presidente di Pro Loco Bovolone Arnaldo Bissoli.