Nei giorni scorsi, il circolo cittadino del Partito Democratico guidato da Luigina Zappon ha inviato un comunicato, pubblicato da Il Nuovo Giornale, avente come tema centrale, alcune spese “allegre” della Casa di Riposo di Legnago inerenti a nuovi arredi degli uffici direzionali e del bar dell’Ipab.
Ecco puntuale la risposta del presidente e del direttore dell’Ente in merito alle accuse avanzate dai DEM legnaghesi.
«Nella nostra determina, citata anche nel comunicato del Partito Democratico, – spiega il direttore della Casa di Riposo Silvia Pastore – si parla di – “Apportare un ammodernamento dell’area amministrativa e della zona bar, affinché migliori l’efficienza dell’attività lavorativa, nonché l’immagine dell’ente”.
Che è cosa ben diversa dall’aver – “Speso 24.278 euro per arredare la propria area amministrativa, ufficio del presidente e della direttrice, e la zona bar”, come indicato nel loro comunicato.
I lavori, infatti, hanno riguardato innanzitutto una riorganizzazione logistica dell’area, dovendo creare un apposito ufficio da mettere a disposizione alla nuova figura professionale recentemente contrattualizzata.
Nel momento in cui si sono studiati gli spazi e come renderli più efficienti, è inoltre emersa la necessità di creare un front office, per rendere più agevole e intuitivo l’accesso alla Segreteria e al Protocollo.
Inoltre, la nuova disposizione degli uffici, e gli interventi operati, consentiranno di non interrompere le attività, o comunque ridurle, nel caso si verificasse – e ovviamente auspichiamo non accada mai più – un altro evento di natura pandemica simile a quello vissuto in questi anni.
L’ammodernamento del mobilio, dunque, è stato solamente una porzione dell’investimento, ed è stato reso necessario dal fatto che, con l’aumentare del personale e degli uffici, servivano anche nuove scrivanie, poltrone e mobili. Questo, anche al fine di mettere i nostri dipendenti in condizioni lavorative migliori, dato che diversi studi spiegano come un miglior ambiente lavorativo favorisca la produttività.
Infine, nel momento in cui si è deliberata la riapertura del bar interno alla nostra struttura, cosa richiesta e attesa da molti dei nostri ospiti, era impossibile non operare un minimo di interventi per mettere i nuovi gestori nelle miglior condizioni lavorative possibili».
«Dispiace, – sottolinea il presidente del Consiglio d’Amministrazione Maurizio De Lorenzi – che il primo atto di campagna elettorale della nuova segretaria del Pd sia quello di attaccare una realtà, come quella della Casa di Riposo di Legnago, funzionante e che mette al centro del proprio agire quotidiano il benessere dei propri ospiti, non certo le beghe politico-amministrative della città.
Fatta questa premessa sul “metodo”, vorrei ora concentrarmi sul merito dell’attacco politico che ha ricevuto questo Ente e la mia persona.
Veniamo accusati di non avere a cuore “l’interesse delle persone da assistere e il loro benessere”, ed è un’accusa che con forza rispedisco al mittente.
Sia, nello specifico, per quanto riguarda il tema del comunicato stampa, sia in generale. Nel primo caso, perché un miglior ambiente lavorativo si traduce in una maggior efficienza dei dipendenti, con inevitabili ricadute positive sulla qualità del servizio. E in generale perché, come evidenziato anche nella relazione sul primo anno di mandato (in allegato a questo comunicato), che tutti i consiglieri di minoranza hanno ricevuto, gli investimenti per l’assistenza e il benessere dei nostri ospiti ci sono stati eccome.
Cito, a mero titolo di esempio, l’acquisto del macchinario denominato “MOTOmed”, strumento che permette allo staff del nostro ente di implementare le possibilità nell’ambito della riabilitazione motoria degli ospiti, utilizzato sia in ambito ortopedico, sia in ambito neurologico, e va dare un aiuto a quelle persone che non riescono a fare attivamente dei movimenti.
O, ancora, l’acquisto di un nuovo defibrillatore, il potenziamento del reparto 3B nella fascia pomeridiana, l’investimento in “pannolini confortevoli” e in attrezzature per l’area fisioterapica.
Insomma, l’attenzione innanzitutto verso i nostri ospiti c’è eccome, e dispiace che loro e le loro famiglie, oltre che il servizio da noi messo a disposizione, divengano oggetto di propaganda elettorale, e anche mal fatta.
Altrimenti, prima di accusare chissà chi di aver ridotto il numero dei membri del Cda, si sarebbe appurato come si sia trattato dell’adeguamento a una normativa regionale, non certo una decisione presa a Palazzo de’ Stefani o in corso della Vittoria.
E comunque, abbiamo moltissime richieste di familiari per portare i loro cari in questa struttura. Evidentemente, i feedback che arrivano da chi è già nostro ospite non sono così negativi, e il servizio offerto risponde alle aspettative di chi deve scegliere a chi far accudire i propri anziani. Se qui stessero tutti così male come vorrebbe far trasparire il Pd, di certo queste richieste non le avremmo».
Questo il resoconto fornito del presidente De Lorenzi sul suo primo anno di gestione della Casa di Riposo.
Fin dall’inizio del mio mandato alla presidenza della Casa di Riposo, ho ritenuto fosse doveroso, da parte mia, a nome di tutto il Cda, rendere edotte più persone possibili sulla gestione dell’Ente. Non solo per una questione di trasparenza – certamente fondamentale e doverosa – ma anche e soprattutto per dare contezza alle famiglie che ci affidano i loro cari di quello che viene fatto per rendere sempre migliore il soggiorno dei nostri ospiti.
Proprio per questo, fin da subito, ho chiesto al direttore Silvia Pastore di mettere in atto un piano di potenziamento della Casa di Riposo, per dare più servizi, oltre che rendere sempre migliori le condizioni di lavoro del nostro personale.
Il benessere dei nostri ospiti, infatti, non può non passare dalla nostra dirigenza, dai nostri medici, dai nostri infermieri, fisioterapisti, operatori socio- sanitari, educatori, assistenti sociali, psicologi, logopedisti fino ad arrivare al personale amministrativo e ausiliario in genere e a chi si occupa dei pasti, delle pulizie, delle manutenzioni.
Una squadra che vogliamo si senta sempre di più una famiglia, e che ringrazio per il loro fondamentale apporto.
Così come ringrazio il Cda, per la condivisione e il supporto nel perseguire la strada intrapresa, e il direttore per averne ideato e guidato l’operatività.
Doverosamente premesso tutto ciò, vado ora a illustrare quanto messo in opera in questo primo anno.
Innanzitutto, mi farebbe piacere porre l’accento sulla ridefinizione dell’identità dell’Ente; ci siamo dotati di un logo che ci renda facilmente riconoscibili e identificabili, e abbiamo commissionato ad un’azienda specializzata il rifacimento del sito Internet, molto più dinamico e fruibile, anche questo pensato per identificarci e interagire con noi in maniera più semplice, chiara e diretta, grazie ad esempio alla sezione dedicata ai familiari e alle segnalazioni, attraverso la quale il dialogo con l’Ente è sicuramente più facile.
Rimanendo in tempo “tecnologico”, vorrei poi ricordare l’adeguamento e il rinnovamento della rete informatica dell’Ente, con il passaggio a un nuovo e più funzionale server, e l’acquisto di nuovi PC, che ha altresì permesso l’aggiornamento dei programmi informatici in utilizzo tra i nostri dipendenti, portando benefici immediati e importanti come, ad esempio, la gestione online delle cartelle socio-sanitarie dei nostri ospiti.
Queste innovazioni hanno richiesto, e siamo stati ben felici di adeguarci, un avanzamento per quanto concerne la sicurezza informatica, e anche da questo punto di vista il passo in avanti fatto è stato importante.
In questo ambito comprenderei anche la sostituzione del centralino telefonico, con annessa dotazione di un sistema VOIP, che ha consentito anche un miglioramento per quanto riguarda la domotica dell’Ente stesso. Da non dimenticare, poi, la nuova rete “Access Point” per il potenziamento della rete wi-fi, che ha permesso la creazione di una rete “guest” per i visitatori.
Un cambiamento importante ha riguardato l’assunzione del dirigente amministrativo, nella persona del segretario-direttore, che ora non è più “a scavalco”, ma a 36 ore.
Sempre per quanto riguarda il personale, è stato fatto un concorso attraverso il quale sono arrivati due nuovi infermieri, e un altro è stato indetto per quattro posti da operatore.
Alla nostra “squadra” si è poi aggiunto anche l’istruttore amministrativo, ed è stata adottata la procedura di modalità interna per la persona addetta al guardaroba, servizio fondamentale all’interno della nostra Casa di Riposo.
Rimanendo nell’ambito del personale, poi, è stato finalmente trovato l’accordo-ponte con i dipendenti per il versamento delle cosiddette produttività per gli anni 2018-2019-2020, evento che ha segnato anche una ripresa delle relazioni sindacali.
E, a proposito di questioni “monetarie”, vorrei segnalare che è stata anche definita l’annosa questione della controversia relativa all’IMU; sono stati approvati gli atti di conciliazione, con definizione davanti alla Commissione Tributaria.
Le nostre risorse finanziarie, vi voglio tranquillizzare, non sono servite solamente per sistemare questioni in sospeso, anzi. Posso dire, con orgoglio, che abbiamo investito in maniera importante nelle attrezzature, nell’ottica di quel miglioramento costante dei servizi offerti ai nostri ospiti, che è un po’ la nostra “stella polare”. Porto come esempio l’acquisto del macchinario denominato “MOTOmed”, strumento che permette allo staff del nostro ente di implementare le possibilità nell’ambito della riabilitazione motoria degli ospiti, utilizzato sia in ambito ortopedico, sia in ambito neurologico, e va dare un aiuto a quelle persone che non riescono a fare attivamente dei movimenti.
Proprio seguendo questa strada, abbiamo aggiudicato la gara relativa alle forniture per le incontinenze degli anziani, introducendo strumenti qualitativamente all’avanguardia, denominati “pannolini confortevoli”, accompagnando il tutto con un cambiamento nella modalità di gestione dell’igiene degli ospiti, o i lavori fatti per la messa in sicurezza del Blocco B e gli investimenti in attrezzature sanitarie quali sollevatori, teli, ecc., così come è sempre garantito l’acquisto di materiale sanitario necessario agli operatori per lo svolgimento delle loro prerogative.
Altrettanto importanti, in questo ambito, l’acquisto di un nuovo defibrillatore (cui se ne aggiungerà un altro quest’anno), di attrezzature per l’area fisioterapica e il potenziamento del reparto 3B nella fascia pomeridiana, con l’assegnazione di un operatore socio-sanitario dedicato, per favorire una maggiore assistenza ai nostri ospiti.
Vanno nel senso di una sempre maggiore attenzione alla qualità del servizio anche l’accordo, firmato con l’Azienda Ulss 9 Scaligera per l’erogazione di prestazioni mediche specialistiche all’interno della Casa di Riposo; la deliberazione in merito al potenziamento del servizio medico, con l’introduzione della figura del quarto medico nella nostra struttura; l’attuazione del piano vaccinale per tutti gli ospiti della struttura; gli screening per l’emergenza sanitaria, con l’adozione di tutti i relativi protocolli per dipendenti e ospiti e l’aver saputo garantire uscite e visite nel pieno rispetto del Piano di Sanità Pubblica.
Ritengo poi doveroso aggiungere all’elenco di questa rendicontazione annuale anche:
– L’affidamento ad un tecnico specializzato della ricognizione degli immobili di proprietà dell’Ente;
– La ricognizione di tutte le manutenzioni, con annessa creazione di un registro interno e relative procedure;
– L’approvazione del “Piano delle Azioni Positive”, che è un segnale che l’Ente è attento ad andare il più possibile alle esigenze del conciliare vita e lavoro per i propri dipendenti;
– L’approvazione del PIAO – Piano Integrato delle Attività Organizzative per il triennio 2022-2024;
– L’affidamento di due fondi rustici di proprietà dell’Ente, con la doppia finalità di mantenerne la redditività da un lato, e dall’altro con lo scopo di favorire l’agricoltura locale dando spazi da coltivare;
– Conferma dell’adesione all’URIPA, l’associazione delle case di riposo, nell’ambito di una ricerca sempre maggiore di sinergie sul territorio.
Ritengo poi importante l’avvenuto rinnovo del “Comitato Parenti”, strumento sempre utile per poter dialogare nel miglior modo possibile con le famiglie dei nostri ospiti.
Vorrei, infine, segnalare una serie di iniziative che ci hanno visti protagonisti, dalla donazione di televisori ricevuta dalla struttura ricettiva “Hotel Pergola”, a dimostrazione della serietà e dell’affidabilità che questo ente suscita nella realtà socio-economica della città; la conferma delle convenzioni con gli istituti scolastici e di formazione del territorio, che ci vede ogni anno ospitare stage formativi; l’adesione al sistema di formazione complementare per OSS-FC, in accordo con l’Azienda Sanitaria.
Chiudo con quello che è uno dei nostri “fiori all’occhiello”, e con due progetti partiti nel 2022 e che contiamo di realizzare quest’anno.
Nel primo caso, faccio riferimento alla riconferma di un servizio strategico come quello della ristorazione, che gestiamo internamente, organizzato anche con una suddivisione stagionale del menù. Al momento, la ripartizione è su due periodicità annuali (estate/inverno), ma contiamo quanto prima di passare allo schema “classico” delle quattro stagioni.
Veniamo, ora, ai progetti che troveranno compimento quest’anno: è per noi una priorità la ripresa del servizio bar. Nel 2022 abbiamo fatto già due volte l’avviso, ma non ha trovato riscontro; contiamo avvenga quest’anno.
L’altro progetto, che invece è già in fase di realizzazione, è il ritorno del “giornalino” dell’Ente: un bollettino trimestrale che racconterà alle famiglie, alla cittadinanza e a tutti quelli che vorranno saperne di più, la vita all’interno della Casa di Riposo di Legnago.