Luigi Di Maio è stato nominato ufficialmente inviato Ue per il Golfo persico. Le proteste più dure erano arrivate dalla Lega che aveva presentato un’interrogazione alla commissione Ue: «incarico retribuito con minimo 13.000 euro al mese».
L’ex ministro Cinquestelle ha assunto l’incarico il primo giugno.
Alla fine Luigi Di Maio ce l’ha fatta. ll Consiglio Ue, ha dato il via libera definitivo alla sua nomina come inviato speciale dell’Ue per il Golfo Persico. La proposta avanzata dall’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, è passata come punto senza discussione.
«Trasparenza ancora una volta negata e oltraggio alla meritocrazia. Scandaloso» – questa la reazione alla nomina dell’europarlamentare Paolo Borchia, coordinatore Id in commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre) e responsabile federale Lega nel Mondo, firmatario di due interrogazioni a Josep Borrell.
“Le istruzioni per la nomina, il mandato e il finanziamento dei rappresentanti speciali dell’Ue sono state pienamente rispettate”.
«Questa l’imbarazzante risposta – continua Borchia – ricevuta alle mie interrogazioni circa i criteri secondo i quali il signor Di Maio sia stato prima segnalato come il candidato più idoneo per il ruolo di primo rappresentante speciale dell’Ue per il Golfo, e poi gli sia stato conferito mandato ufficiale».
«E mentre nella penosa risposta si cerca goffamente di spiegarmi le finalità del mandato del nuovo rappresentante, ovvero: “sviluppare ulteriormente un partenariato più forte, globale e più strategico con i paesi della regione del Golfo”, – Conclude l’europarlamentare – l’ex grillino colleziona figuracce scandalose degne di un profilo inadeguato per ricoprire quel ruolo. Del resto le mie non sono illazioni per screditare il signor Di Maio, ma realtà dei fatti: non è in possesso né di un titolo di studi universitario, né di una conoscenza a livello professionale delle lingue straniere al pari di chi lo ha preceduto, senza dimenticare che le relazioni diplomatiche che coinvolgono la regione del Golfo si distinguono per particolare complessità. Il solito poltronificio».