E’ morto nella sua casa a Porto di Legnago Giordano Riello. Aveva 97 anni. E’stato uno dei più grandi imprenditori veronesi. Con la sua famiglia, di grande tradizione imprenditoriale, ha fatto la storia dell’industria veronese e nazionale.
Nel 1961 aveva creato dal nulla l’Aermec di Bevilacqua, colosso mondiale della climatizzazione oggi guidato dai figli Alessandro e Raffaella e dal nipote Giordano, capofila di un gruppo industriale che conta cinque aziende con oltre 1700 dipendenti e con un fatturato di più di 500 milioni.
Ingegnere, nipote di Ettore, che a Legnago aveva creato una delle più grandi industrie di bruciatori, ha condotto la sua impresa ai massimi livelli, portandola ad essere una delle prime produttrici mondiali di condizionatori.
È sempre stata grande la sua attenzione ai dipendenti, che lui considerava una grande famiglia. Amava il suo territorio che lo portava ad un continuo impegno sul fronte del sociale.
Il suo pensiero, fino all’ultimo giorno, è stato quello di non avere più al suo fianco la moglie Gabriella Ortini, sposata il 25 aprile del 1953.
«Il tuo ricordo rimarrà eterno, caro Nonno, nei tuoi insegnamenti. – il pensiero del nipote Giordano – Ci hai guidato con il tuo esempio sin da bambini, facendoci diventare oggi degli uomini. Guardandoti abbiamo imparato il significato più profondo della parola lavoro. Affianco alla Nonna, che ora starai abbracciando, ci hai insegnato cosa significhi famiglia.
Nelle tue fabbriche hai costruito benessere e sviluppo per le comunità.
Il nostro compito sarà quello di mantenere vivo ed eterno il tuo ricordo attraverso tutti quei valori che sono stati guida, riferimento e punto fermo nel cammino della tua vita.
Poter essere stato tuo nipote è stato un onore, Nonno.
Ti amerò per sempre».
«È morto una grande innovatore dell’imprenditoria del Veneto, – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia – capace di portare la propria azienda, ma anche l’intero comparto, attraverso decenni di storia, restando fermo nella sua capacità di produrre nel segno della tecnologia e di una nuova capacità di fare impresa. Dove l’impegno sociale è andato di pari passo con la crescita economica».