Avrebbero seminato il panico sulle strade comprese tra la Bassa padovana e la provincia di Verona, ma alla fine i carabinieri sono riusciti a fermarli e ora sono sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Si tratta di due cittadini di origine marocchina, rispettivamente di 41 e 34 anni, già noti alle forze dell’ordine, che ieri, martedì 4 aprile, sono stati protagonisti di un folle inseguimento nella provincia padovana, mentre erano al volante di una Mercedes.
Come riferisce PadovaOggi, il tutto ha preso il via nella zona di Montagnana, quando una pattuglia di carabinieri della stazione locale ha intercettato l’auto con i due a bordo, che con fare sospetto si muoveva nei presso di un supermercato.
I militari, che nel corso della giornata hanno usufruito dell’ausilio dei colleghi della Radiomobile di Este e della stazione di Cologna Veneta, avrebbero così deciso di imporre l’alt al conducente, ma quest’ultimo, invece di accostare e fermarsi, ha accelerato nel tentativo di far pedere le proprie tracce.
Ha preso il via così l’inseguimento che avrebbe visto i due cittadini marocchini, in più occasioni, rischiare di causare incidenti. Una folla corsa che sembrava essersi arrestata a Cicogna, frazione di Montagnana, dove i due fuggitivi si sono scontrati contro un paracarro posto sulla banchina, danneggiando gravemente la Mercedes. Nonostante i danni riportati dal mezzo però, i due avrebbero tentato di proseguire la loro marcia, oltrepassando il confine con la provincia di Verona e arrivando fino al Comune di Roveredo di Guà.
Nella zona scaligera si sarebbero resi protagonisti di ulteriori manovre rischiose, con repentine inversioni di marcia, ma alla fine sono ritornati verso Montagnana, dove sono stati bloccati e arrestati al termine di una breve colluttazione.
Durante l’inseguimento, uno dei due occupanti si sarebbe disfatto di un involucro contenente 9 grammi di cocaina, che è stato recuperato, mentre la Mercedes è stata sequestrata essendo priva di assicurazione.
Dopo essere stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio i nordafricani hanno trascorso la nottata in cella di sicurezza e mercoledì sono stati processati per direttissima in tribunale a Rovigo.
Il giudice ha convalidato l’arresto per entrambi con immediata scarcerazione e per entrambi è scattata alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.