Il Consiglio comunale di lunedì 27 marzo, a spalti vuoti, ha approvato l’ordine del giorno comune per maggiori controlli sulla Chemviron e ha dato il via libera al Museo Diffuso del Risorgimento (MuDRi). Mentre è stato scontro sull’uso improprio della Cascina del Parco.
Ecco,i fatti.
Arriva da Mantova la possibile valorizzazione del Museo Fioroni che da sempre ospita numerosi cimeli risorgimentali.
La provincia virgiliana, infatti s’era fatta promotrice del Museo Diffuso del Risorgimento per fare rete con i comuni interessati; la regione Veneto ha risposto indicando tra i propri comuni con rilevante patrimonio storico ed artistico delle guerre d’indipendenza anche Legnago.
«Per i nostri giovani è più utile fruire dei musei che passare il fine settimana nei centri commerciali» – hanno commentato in accordo il sindaco Graziano Lorenzetti e la consigliera Silvia Baraldi.
La maggioranza ha poi licenziato i provvedimenti proposti dall’assessore Daniela De Grandis e propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione, in scena alla prossima seduta: l’addizionale comunale all’Irpef è rimasta invariata nella misura dello 0,6%, con soglia di esenzione a quota 15mila euro; quanto al Documento Unico di Programmazione (DUP), la congiuntura economica fa registrare l’aumento massimo dell’inflazione dal ’91 e una decrescita del PIL.
Ma tutto ciò non dovrebbe fermare la realizzazione delle opere pubbliche – necessariamente più costose, come ha spiegato il vicesindaco Roberto Danieli – al via nel lasco di tempo che condurrà alle elezioni 2024.
L’Aula ha dimostrato totale accordo nell’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno sul monitoraggio della fabbrica Chemviron.
Il tessitore d’intese, Paolo Longhi, ha infatti prodotto un documento con il quale l’Amministrazione si attiverà presso ARPAV, Provincia, Regione e Ulss per invocare maggiori e più specifici monitoraggi da realizzarsi anche senza preavviso, alla presenza e sotto le indicazioni del NOE (Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri).
L’opposizione ha sfoderato gli artigli in occasione delle interpellanze. In particolare ha destato un certo imbarazzo l’istanza del consigliere Diego Porfido in ordine all’uso improprio della Cascina del Parco, concessa, sembra, – nell’assoluta inconsapevolezza degli amministratori – ad un’anziana signora ottuagenaria per celebrare con le amiche il proprio compleanno.
Non è mancata la nota polemica della consigliera Silvia Baraldi nei confronti dell’assessore Orietta Bertolaso per il copia-incolla iniziale della sua relazione.
Si è rivisto anche il consigliere Michele Masin sostenitore di maggiori controlli nel mercato del “lavoro nero” sia nei servizi alla persona, dei parrucchieri e sia nel lavoro agricolo. A rassicurarlo è intervenuto l’assessore alla Sicurezza Luca Falamischia. Il superconsigliere Simone Tebon, non pervenuto, per una volta tanto, in polemiche accese.
Prossimo Consiglio il 3 aprile 2023.
[PCC]