Franco Bonfante, 65 anni, dell’area Dem del Pd che fa riferimento a Dario Franceschini, ex sindaco di Cerea per due mandati, ex vicepresidente del consiglio regionale e già direttore generale della Provincia di Verona, sarà lui il candidato unico alla segreteria provinciale del Partito Democratico.
La sua candidatura unitaria, assieme a quella dell’ex onorevole Alessia Rotta per la segreteria cittadina di Verona, è stata presentata ieri a Verona nella sede del Pd.
«Una unità del partito veronese cercata e voluta in considerazione del progetto civico e politico di coalizione che il Pd ha contribuito in modo forse decisivo ad avviare nel capoluogo – ha sottolineato Giandomenico Allegri, esponente del Pd veronese che ha presentato le candidature -. In questo senso vanno i più sentiti ringraziamenti alla segreteria provinciale e cittadina uscente che con Maurizio Facincani e Luigi Ugoli ha saputo mantenere la barra diritta anche nei momenti più confusi conseguendo un risultato impensabile fino a qualche anno fa».
Il riferimento è chiaramente alla vittoria elettorale con il sindaco Damiano Tommasi a Verona.
«Una unità dovuta anche in considerazione degli importanti appuntamenti elettorali che nel corso dell’anno vedranno andare al voto importanti comuni della provincia come Bussolengo, Sona, Villafranca dove il Pd e il centrosinistra hanno lavorato a lungo e bene. – fanno sapere dalla segreteria – Il lavoro del Pd Verona sarà improntato alla massima collaborazione con l’amministrazione di Damiano Tommasi alla quale non offriamo un semplice sostegno ma la forza di un partito che lavora per tornare ad essere vicino alle persone, popolare ma non populista, per rilanciare i valori di solidarietà e giustizia sociale anche nel resto della provincia dove ci sono tante diverse situazioni da affrontare».
«Ho accettato la richiesta arrivata dagli amici del Pd per puro spirito di servizio verso un partito del quale ho sempre fatto parte. In questo momento difficile per i Democratici non accettare quest’impegno mi sarebbe parso incoerente da parte mia – ha dichiarato Bonfante -. La decisione di una candidatura unitarie nasce dall’esperienza vissuta otto anni fa, quando con tre candidature diverse per la segreteria provinciale si arrivò ad un’impasse del partito a Verona, con conseguente commissariamento e l’arrivo dell’onorevole lombardo Emanuele Fiano. Ne derivarono tre anni con il partito praticamente bloccato. Il congresso successivo, proprio per questa esperienza scelte l’unitarietà e questo secondo me ha anche contribuito alla vittoria di Verona. Infatti, con due segretari unitari in provincia ed in città nessuno obiettò alla scelta della candidatura a sindaco di Tommasi. Forti di questo, ora, dobbiamo puntare su un rinnovamento del partito, aprendoci sempre di più ai giovani, e su persone autorevoli».
Il congresso che ufficializzerà le due candidature unitarie si terrà lunedì 20 febbraio.