Conto alla rovescia per depositare le candidature alla presidenza della Provincia per le elezioni di domenica del 29 gennaio (si vota dalle 8.00 alle 20.00 a Palazzo Capuleti dove gli unici a votare saranno i consiglieri comunali dei 98 Comuni veronesi e non i cittadini. Il termine ultimo per la presentazione è fissato per domenica 8 e lunedi 9 gennaio 2023.
«Quando ormai la quadra nel centrodestra sembrava trovata sul nome del presidente uscente della Provincia e sindaco di Cologna Veneta, Manuel Scalzotto, – commenta un amministratore che vuole rimanere anonimo – ecco che dal cilindro dei maghi “dissidenti” del Carroccio, escono, per la serie “non ci piace vincere facile, complichiamoci la vita”, i nomi di altri candidabili alla presidenza, come il sindaco di Cerea Marco Franzoni, quello di Nogara Flavio Pasini, e quello di Grezzana Arturo Alberti».
Nomi che poi dovranno comunque trovare la convergenza di Fratelli d’Italia e Forza Italia, alleati nel centrodestra.
«Come dire: il lupo perde il pelo ma non il vizio», il riferimento è al risultato delle ultime elezioni comunali di Verona che ha determinato la sconfitta di Sboarina e consegnato il Comune a Tommasi.
Il pallino del nodo elezioni è ora in mano al nuovo segretario provinciale, Paolo Borchia, eletto con il 60 per cento delle preferenze dal Carroccio veronese, e che ha fatto del gioco di squadra e dell’unità delle diverse sensibilità del partito la sua mission.
Foto: a sinistra dall’alto, Franzoni, Pasini e Alberti; al centro, la sede Palazzo Capuleti; a destra, Scalzotto.