Fieracavalli ha chiuso ieri a Veronafiere l’edizione numero 124, consolidando il primato di manifestazione internazionale di riferimento per il settore equestre. In quattro giornate, dal 3 al 6 novembre sono stati raggiunte le 140mila presenze, con arrivi da 57 nazioni, registrando una crescita del 40% sul 2021.
Tantissimi di loro hanno contribuito al sold out delle quattro serate del Gala d’Oro “Meraviglia” che ha conquistato, ancora una volta, il pubblico e applaudito la stella del Gala, il “cavaliere volante” Lorenzo con i suoi bellissimi cavalli lusitani e tutti gli altri, tanti, protagonisti.
Al PalaVolkswagen, ha lasciato tutti senza fiato il roman riding dell’artista francese, in piedi sulla groppa di due cavalli, eseguito al galoppo, tra salti e gincane con 12 cavalli bianchi e neri.
Una vera Meraviglia come il titolo dello spettacolo firmato dal legnaghese Antonio Giarola, regista e specialista mondiale di show equestri e circensi.
la tecnica si fonde con la danza e la musica: un viaggio, quello di Antonio Giarola, figlio della stessa terra dell’altro Antonio più celebrato, Salieri appunto, nella tradizione equestre, rivisitata però in chiave moderna, come il lungo carosello classico del 4° Reggimento dei carabinieri a cavallo, proposto a ritmo di musica rock e con la “carica” al rallenty sulle note dei Pink Floyd; o la fanfara della polizia di Stato, che alle marcette preferisci i Deep Purple.
Poi l’arena diventa un dipinto storico, dedicato ai emigranti siciliani, oppure si trasforma in un omaggio al musical e a Olivia Newton-John. E ancora la danza e il volteggio si colorano del blu di Avatar, mentre i butteri rendono omaggio a Dante Alighieri.
Dopo due anni di pandemia, il quadro “Rinascita” è un inno alla vita, nella danza con 50 cavalieri dell’Accademia Gala d’Oro e 80 ballerini in sincronia, tutti assieme.
Il cavallo sa essere anche poesia pura, come nel passo a due, cavalcando senza briglie, una perla tratta da un altro spettacolo di Giarola, “Shakras” dedicato alle filosofie orientali.
Non poteva mancare l’adrenalina, con la maestria di Cavallo e Company in un quadro pirotecnico che è un crescendo di tensione e di fuoco, accompagnata da applausi scroscianti dell’arena circense.
Alla fine, un altro capolavoro di Antonio Giarola si è compiuto.
«Voglio ringraziare, oltre ai miei fratelli Antonio e Letizia, tutti gli artisti del Gala d’Oro “Meraviglia”, dal primo all’ultimo, non dimenticando i protagonisti dell’Accademia, e anche Elena, Dario e Linda, che tutti assieme hanno reso possibile questo straordinario evento, tanto atteso, e che fa parte ormai del successo di Fieracavalli» – ha sottolineato, nel dopo spettacolo, Luciano Giarola patron di Proeventi, l’agenzia di famiglia che organizza e promuove il Gala per Fieracavalli.
«Sicuramente il Gala d’Oro di quest’anno è stato il più “teatrale” tra tutti quelli che abbiamo fatto. – ha commentato Antonio Giarola, regista di “Meraviglia” e specialista di tanti show mondiali equestri e circensi – È vero, che è uno spettacolo equestre e quindi i cavalli sono alla base di tutto, ma qui, sta la nostra valenza mondiale: riuscire a dare allo show una grande forza teatrale per emozionare il pubblico».
«Ormai, – ha concluso il regista legnaghese – ho una certa età, voglio un po’ ritirarmi, perciò in futuro mi dedicherò di più all’aspetto tecnico e alla direzione artistica degli eventi, lasciandomi aiutare nella regia tecnica da validi collaboratori».
Ma siamo certi che domani, riposata la mente e riacquistata la voce, avrà già cambiato idea, perché alla porta bussa già la prossima Meraviglia da realizzare.